BRESSAN, Solo Semioli può sostituire Santana
Fonte: goal.com
FirenzeViola.it
Quinta, quarantanove punti, due giocatori in lotta per la classifica di capocannoniere, reduce da una vittoria e ancora totalmente in corsa per un posto Champions, la Fiorentina non può certo considerarsi una squadra in crisi. Tuttavia, con l’uscita dalla Champions League nel girone, e quella ai sedicesimi di Uefa contro una squadra di livello non elevatissimo, con un Artemio Franchi che non è più quel bunker invalicabile di una volta, i problemi in casa viola non sembrano trascurabili.
Per analizzare un po’ la situazione dei toscani, dunque, goal.com ha ascoltato Mauro Bressan, ex centrocampista viola che, proprio a Firenze ha vissuto i momenti più belli della sua carriera.
La squadra sta faticando molto a produrre un buon gioco. Quali possono essere le cause di questa "mini-crisi" visto che la squadra di Prandelli è stata sempre lodata per il suo ottimo calcio? "La squadra è abbastanza giovane e dunque credo sia normale avere dei cali di rendimento, di forma e di concentrazione. La Fiorentina ha investito su un progetto a lungo termine e quindi bisogna saper aspettare. Credo fortemente che nei prossimi anni, maturando bene, la squadra crescerà tantissimo e potrà lottare a livelli ancora più alti".
Un altro problema è che la Fiorentina è stata "accusata" di essere troppo dipendente dai goal di Mutu e Gilardino e i numeri parlano chiaro: 28 goal sui 39 totali sono stati firmati da loro. Crede che questo possa realmente rappresentare un problema per i viola? "Secondo me questo non è assolutamente un problema. Mutu e Gilardino sono quelli incaricati di fare goal e quindi il fatto che la maggior parte delle segnature venga da loro è la cosa più normale del mondo, poi se arrivassero anche da altri tanto di guadagnato. La cosa che mi è dispiaciuta, invece, è stato l'infortunio di Santana che è un giocatore molto fantasioso e che può dare tanto alla squadra in fase offensiva".
Cosa cambierebbe lei a livello tattico ora come ora, visto appunto l'infortunio di Santana che durerà fino a fine stagione?
"Diciamo che Santana è un giocatore molto difficile da sostituire e sul quale lo stesso Prandelli ha sempre puntato molto. Nessuno in rosa è capace di assicurare la sua imprevedibilità, soprattutto nell'ultima posizione nel quale lo aveva provato il mister, dietro le punte. La soluzione migliore che ho visto a livello tattico fino ad ora è stato l'inserimento di Semioli, un giocatore molto veloce e dotato anche di buona tecnica che può sicuramente creare scompiglio in qualsiasi difesa".
Chi secondo lei andrà in Champions tra Roma,Genoa e Fiorentina? "Sicuramente sarà una battaglia fino all'ultima giornata e sarà molto difficile per una delle tre conquistare il fatidico quarto posto. Tutte e tre le squadre avranno grossi stimoli e secondo me la variabile fondamentale sarà quella della condizione fisica e degli infortuni. Chi avrà pochi infortuni e riuscirà a schierare in campo una squadra sempre ben messa in campo avrà la meglio".
Tornando al passato qual è il suo ricordo più bello in maglia viola? "Sono due: il primo è la vittoria della coppa Italia nel 2000/2001, ma ciò che ricordo con ancora più piacere è quel mitico gol al Barcellona che segnai nell'ultima partita del girone di Champions League".
Era lì che la volevo arrivare. Difficile dimenticarsi quello splendido gol e allora, ci dica, come le è venuto in mente di calciare in quel modo e cosa ha provato quando ha visto la palla entrare in rete? "Quelli sono gesti che vengono istintivi e non ci pensi mai su più di tanto. Quando ho visto il pallone entrare non credevo ai miei occhi, esultare sotto la curva viola è stata un'emozione fortissima che non dimenticherò mai. Anche nei giorni seguenti facevo difficoltà a realizzare bene l'accaduto e mi sono reso conto bene di ciò che avevo fatto solamente col passare del tempo".