FIORENTINA, I Vip e i loro "Fioretti-Champions"
Si può cambiare auto, casa, fidanzata, persino molgie. Ma la squadra del cuore no. Quella è intoccabile. Per lei, il tifoso doc, sarebbe disposto a scalare l'Everest, ad attraversare a nuoto l'Atlantico e a tuffarsi in stile carpiato dalla vetta delle cascate del Niagara. Solo che a Firenze, scalare Monte Morello, attraversare l'Arno da sponda a sponda o tuffarsi da Ponte Vecchio, non hanno molto il sapore delle imprese epiche. Sicché ognuno si "arrangia" come può, mettendo da parte vizi e piccole manie personali per Lei. Per la Fiorentina. Già, perché la truppa con la maglia viola è a un passo da un traguardo epico, dall'Europa che conta davvero. Dalla Champions, insomma. Novanta minuti da vivere tutti d'un fiuato, nell'"amica-nemica" Torino, culmine di una stagione a detta di tutti strepitosa. Rinunce, dicevamo. Anzi, per dirla in scia con le dichiarazioni di Andrea Della Valle, quando ancora la Fiorentina era in lizza su due fronti, fioretti. Voti per il futuro prossimo da parte di tifosi celebri e personaggi vicini alla Viola, nel caso in cui dovesse raggiungere il tanto ambito traguardo europeo.
Matteo Renzi, presidente della Provincia di Firenze, metterebbe da parte una pedina importante del suo scacchiere. "Il mio capostaff è milanista quindi, oltre a tingergli i capelli di viola, ci rinuncerei per una settimana.." Un filo sottile lega lo sport fiorentino, anche se c'è chi si augura che questo legame possa diventare a breve più solido e duraturo. "Il mio non è un vero e proprio fioretto" afferma Gianni De Magistris, grande ex della pallanuoto italiana ed attualmente tecnico della Fiorentina Giotti Waterpolo" ma un auspicio. Spero che, con la Champions della Viola, si rafforzi anche il rapporto tra la Fiorentina e la mia squadra, già qualificatasi per l'Europa che conta. E poi fare, magari, una festa tutti insieme, per celebrare lo sport fiorentino". In tono più soft le dichiarazioni di due vecchie glorie del calcio gigliato, Kurt Hamrin e Giuliano Sarti. "Sarei contento" esordisce Uccellino, storico bomber viola degli anni '50 e '60 "anzi, contentissimo per la Fiorentina, visto che si merita a pieno la Champions League. Però, nessun fioretto, non li ho mai fatti per un avvenimento sportivo". Dello stesso parere è Sarti, scudettato con la maglia gigliata nel '56 e uno tra i migliori portieri della storia del calcio italiano. "Di fioretti non ne facevo neanche quando giocavo io, figuriamoci per terzi.. Sarei però felicissimo per il raggiungimento di un obiettivo storico per la Fiorentina e perché, da commentatore, rappresenterebbe un onore e un ritorno alle origini tornare a calcare i terreni della Champions League".