BRIO e il ricordo di un'azzannata

24.02.2007 08:03 di  Andrea Pasquinucci   vedi letture
Fonte: Imparato per tmwnews.it
''Eh, ma quel cane c'aveva il foulard della Roma, e porto ancora i segni sulla gamba''. Sergio Brio, dopo 24 anni, ha quel bel ricordo di Roma-Juventus, una azzannata di cane lupo poliziotto ai bordi della pista di tartan dell'Olimpico. Quando viene a sapere di quanto e' accaduto in Albania, con il cane poliziotto sfuggito al suo padrone che ha seriamente ferito un calciatore, l'ex stopper bianconero ha un sussulto: ''Povero figlio, come lo capisco, anche di colore... mi dispiace davvero''. Era l'anno dello scudetto della Roma, il 1983: la Juventus espugno' l'Olimpico 2-1, ma non basto' a fermare la Roma. A fine gara la troupe della Rai con Galeazzi aspettava nel tunnel Brio: ''La partita era finita, c'era questo cane vicino a me al guinzaglio col poliziotto - racconta ancora oggi divertito da Pistoia dove vive - Mi azzanna e io mi chiedo: e come me lo stacco? Gli ho dato una tacchettata... Il problema furono le vaccinazioni del cane, e ci penso' il povero dottor Laneve. Nel caso mio il cane era al guinzaglio, qui invece e' piu' grave perche' e' scappato di mano al padrone. Spero che stavolta il poliziotto si scusi con il calciatore del campionato albanese, perche' il mio non si scuso' mai... C'aveva quel foulard giallorosso...''.