RIGORI CONTESI, Solo Berna poi lo segna

05.12.2016 14:00 di  Luciana Magistrato   vedi letture
RIGORI CONTESI, Solo Berna poi lo segna
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2016

"Lo tiro io!" "No, lo tiro io". Dai tempi di Gilardino nel 2010 che scippa il rigore a Jovetic e manda gentilmente a quel paese Prandelli che lo richiamava al rispetto delle gerarchie che non si vedeva un rigore conteso al Franchi. In realtà il 14esimo turno è stato una specie di saga del rigore conteso. Il primo episodio è accaduto al 52' di Milan-Crotone quando l'arbitro Lo Bello, sull'1-1, assegna un rigore al Milan. Sul dischetto si porta Lapadula con tanto di pallone, ma Niang gli dice di scansarsi e di volerlo battere lui. Detto fatto ma il francese si fa parare il tiro dal dischetto da Cordaz. Più tardi Lapadula spiegherà però che il rigorista designato è Niang in realtà e di avergli messo pressione lui, giustificando così l'errore del compagno. Al Franchi è invece il minuto 32 e sullo 0-0 Giacomelli assegna un rigore ai viola per un fallo di mano in area di Alesaami. Sul dischetto si porta Kalinic con il pallone in mano, con Ilicic (che dopo l'errore col Milan, lo ha calciato ad Empoli) che sta a guardare il da farsi ma irrompe Bernardeschi che con decisione fa cenno di voler battere lui. Fortunatamente il tiro di Bernardeschi non viene intercettato dal pur bravo (ieri) portiere del Palermo e la palla si insacca in rete. 

Due rigori contesi, insomma, ma una diversa gestione e soprattutto un diverso risultato. La gestione dei rigori è molto diversa da parte dei due allenatori con Montella che preferisce individuare un titolare dal dischetto e un paio di riserve, per Sousa invece il rigorista è più estemporaneo, nel senso che batte chi se lo sente. Certo è che almeno i viola con Montella hanno sbagliato tantissimi rigori (in tre stagioni lo hanno sbagliato Jovetic, Mati, Aquilani, Rodriguez, Gomez, Babacar e Diamanti) e l'errore di Niang sembra lasciar intendere che il trend delle squadre del tecnico napoletano non è cambiato molto. Con Paulo Sousa lo scorso anno Ilicic non fallì un tiro (8) e si guadagnò la maglia di rigorista, salvo poi l'errore in questo campionato contro il Milan (di Montella guarda caso) che ha rimesso in discussione le gerarchie. Così sul dischetto, per dirla appunto con Sousa, va chi se la sente e, per fortuna dei viola, Bernardeschi ieri sera se l'è sentita giusta.