INCONTENIBILE

03.08.2012 22:01 di  Stefano Borgi   vedi letture
foto di Andrea Giannattasio
foto di Andrea Giannattasio
© foto di Firenze Viola

Potremmo anche sbagliarci, ma un Andrea Della Valle così... lo abbiamo visto poche volte. Così come? Qualcuno si chiederà... Carico, entusiasta, determinato, allegro e compagnone. In una parola... Incontenibile. E non ci riferiamo solo alle parole con le quali ha stoppato le voglie secessioniste di Jovetic, non ci riferiamo solo alla festa in piazza, alla presentazione della squadra (avete visto? Lui reggeva il microfono e chiamava gli ospiti), al bagno di folla in mezzo ai tifosi. Ci riferiamo ad una cena che lo stesso Andrea ha offerto a tutti gli organi di stampa al termine della stessa festa, nell'albergo che ospita la Fiorentina: informale, amichevole, non ufficiale. E si sa... risultano sempre le migliori.

Ecco la scena: Andrea a capo tavola, accanto a lui Gino Salica (primo presidente della Florentia Viola), proseguendo a destra Eugenio Giani. E' il 2 agosto 2012, 10 anni prima nasceva la nuova Fiorentina (perdòn, Florentia Viola) ed un po' di amarcord è d'obbligo: si va da quando, dopo il fallimento, non c'erano i giocatori, le maglie, nemmeno le sedie per mettersi a sedere, a vecchie figure come Giovanni Galli, Vierchowod, Cavasin, alla “neve” di Gubbio, alla vittoria di Rimini ed un ambiente ostile (la C2 non perdonava). Andrea ricorda, divertito, appassionato. Poi la serie B, Mondonico, il bagno in vasca dopo lo spareggio col Perugia, l'inizio dell'epoca Prandelli. A proposito, all'improvviso arriva Montella: Vincenzo si siede (è una visita di cortesia la sua, l'aeroplanino ha già mangiato...) per lui un applauso, ma sopratutto un gran silenzio mentre parla. Chapeau, giovane ma già sicuro di se stesso. Tanto che ci scappa pure un... mi ricorda il primo Cesare. Andiamo avanti: ricordate Valeri Bojinov e la lite dopo la vittoria sul Chievo? Si giocava a Perugia (era il 15 gennaio 2006) e fra il bulgaro e Andrea volarono parole grosse... Per il presidente è acqua passata, però quanta rabbia. Intanto arrivano le portate (tutto buonissimo, ottimo anche il vino) e l'apoteosi dei ricordi spetta alla vittoria di Liverpool. Qui entra in scena anche la figura di Diego, una serata indimenticabile e per dirla in fascia protetta... “Che goduria!” Non solo amarcord, c'è anche il presente, sopratutto il futuro. Andrea non si sottrae, parla a ruota libera, sorretto da Salica e Giani splendidi anfitrioni. E' merito della gente (confessa ADV), del loro affetto, che lo hanno spinto a salire a Moena ben due volte, vestito in maglietta viola, da perfetto tifoso. E non c'è spazio per il rancore: né per Montolivo, elogiato per quell'intervista nella quale ha ricordato positivamente i suoi 7 anni in viola, né per Cerci che chiama Della Valle “pres” (presidente ndr.) Da uno come Cerci si può accettare, va preso così com'è. Né per Jovetic, che non è serenissimo e con il quale...c'è ancora da parlare.

Qualche pillola di futuro. Qui Andrea si fa serio, ma non arrabbiato. Del resto è l'importanza degli argomenti che lo richiede. Intanto a settembre ci sarà qualche novità in dirigenza (Salica è lì anche per questo?), ci sono passi avanti sullo stadio anche se la strada è ancora lunga, a ottobre poi ci sarà una festa per i 10 anni di dirigenza con Diego presente, con un DVD celebrativo, interviste ai protagonisti, e l'idea di una gara da disputare contro una squadra  di quella famigerata C2 (stai a vedere che sarà proprio il Gubbio...) Quindi la stoccatina finale (sempre bonaria, l'abbiamo detto... stasera non c'è spazio per il malumore) agli imprenditori fiorentini che non partecipano, non aiutano, non sponsorizzano. Ma tant'è, i Della Valle rilanciano e non hanno nessuna intenzione di lasciare Firenze.  Siamo al gran finale: arriva lo spumante, il brindisi, la torta con sù scritto... "10, Fiorentina, famiglia DV". Chi la taglia? Manco a dirlo Andrea si alza e si presta sorridente. Nessun dubbio, Andrea era felice, contento, perfettamente a suo agio. Certe serate non dovrebbero finire mai.

Andrea Della Valle parte seconda. Passano poche ore e Andrea si ripresenta al campo d'allenamento. Ancora sorrisi, strette di mano, ed una telefonata. Una lunga telefonata. Lunghissima, quasi mezzora. Al termine, con la faccia di chi sa che sta per dirla grossa, Andrea annuncia tra le righe l'arrivo di Aquilani. Ci saluta, sorride ancora e se ne va. L'impressione è che, ancora una volta, si sia divertito come un pazzo. Ed ai tifosi viola piace proprio così.