IL VALZER DEL CENTROCAMPISTA

17.07.2012 10:20 di  Marco Sarti   vedi letture
IL VALZER DEL CENTROCAMPISTA
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Bye Bye Valon, bye bye Gambero e bye bye Lollo. La Fiorentina sfoltisce, anche laddove non ce ne sarebbe proprio bisogno (pensi al centrocampo e vedi tre giocatori a Moena come Lazzari, Olivera e Vargas, l'immagine della solitudine). Dunque c'è bisogno di mediani, interni e magari pure di qualcos'altro. Pradè ci lavora alacremente. Sullo sfondo c'è sempre Juraj Kucka, trattativa che sembra sempre più una never ending story in pieno stile gigliato degli ultimi anni (leggi Insua e compagnia). Il massiccio slovacco piace, e potrebbe essere oggetto di uno scambio di comproprietà con Vargas (è questo il mercato al tempo della crisi, un mercato che ricorda sempre più qualche scena di un film anni '80 con Lino Banfi). D'altronde a Genoa si è insediato Lo Monaco, che di Vargas ha visto le migliori scene. Quelle sul campo però, non le prestazione serali. Dunque Kucka è nome sempre buono, però necessiterà aspettare perché Pradé si sta concentrando su altri obiettivi.

Uno di questi è Rasmus Elm, ventiquattrenne regista dell'Az Alkmaar in scadenza a giugno 2013 e che, di conseguenza, costa la metà di quanto costerebbe davvero. Con quattro milioni, euro più euro meno, si porta a casa. E nel mercato al tempo dello spread è musica per le orecchie del direttore sportivo ex Roma tanto che oggi dovrebbe arrivare a Firenze il procuratore del ragazzone svedese, tal Patrick Mork, nome più da batterista heavy metal che da manager di giocatori di talento. La Fiorentina però non si potrà fermare qui, i numeri non tornerebbero comunque. Dunque ecco che torna di moda anche Ralf. Ha rinnovato e in Brasile non si accontentano più di tre lire e tanti complimenti, però la società viola - parole del procuratore del ventottenne - non mollerà. D'altronde non è da oggi che il giocatore piace, e molto, allo staff tecnico e dirigenziale gigliato; resta tuttavia da vedere quanto e come i costi dell'operazione siano affrontabili da questa nouvelle vague non solo viola ma di tutto il calcio nostrano. Le opzioni alternative non mancano e vanno da Radovanovic - low cost ma buono - fino a Biglia dell'Anderlecht, seguito da anni ormai, passando per un altro che sembra tornare puntuale peggio dell'IMU, Mulumbu. Mediano del WBA, finito nel dimenticatoio e ritornato, ma che costa sempre uguale ergo è sempre molto difficile. Questo il mercato del centrocampo al tempo della crisi dell'Euro. Senza "lilleri un si lallera" è vero, ma la Fiorentina un piccolo tesoretto (leggi 10 milioni) adesso ce l'ha. Non resta che spenderlo. A Pradé e Macia l'ultima parola.