BACCONI, Ecco dove i viola assomigliano al Barça

14.11.2012 18:44 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lady Radio
BACCONI, Ecco dove i viola assomigliano al Barça
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Adriano Bacconi, esperto di tattica e nuove tecnologie della Domenica Sportiva, è intervenuto oggi sulle frequenze di Lady Radio per parlare della Fiorentina e dell'innovativo staff di Montella. "I viola quando costruiscono il gioco hanno tante varianti. Aumentare il tasso tecnico in mezzo al campo vuol dire giocare la palla anche quando gli avversari aumentano la pressione, e i viola la palla la giocano sempre. Un centrocampo di tale qualità, poi, facilita anche i difensori. La Fiorentina di Montella si difende avanzando e attacca abbassandosi: questa è la caratteristica che più avvicina il gioco dei viola a quello del Barcellona di Guardiola. Se i viola possono reggere fino a maggio? Credo di sì, quello che attuano non è un gioco molto dispendioso ed è anche poco propenso a causare infortuni. Lo staff di Montella? Simone Montanaro è il match analyst.

Per spiegare cosa fa una figura di questo tipo bisogna partire dalla tecnologia: ci sono persone che si specializzano sui dati e li passano agli allenatori. Montella è aperto al confronto e disponibile: questi dati servono per preparare la partita, per analizzarla a posteriori ma soprattutto per cambiarla a gara in corso. Il gps è uno strumento che permette di ricostruire il percorso che fanno i giocatori durante la partita o l'allenamento, ma la nuova scommessa della tecnologia è calcolare il costo cognitivo, cioè misurare lo stress mentale di un giocatore. La proposta che faremo alla Uefa è di avere tre postazioni: il match analyst in tribuna, un i-pad in panchina dove comunicare i dati più interessanti all'allenatore, e un sistema audio-visivo nello spogliatoio per far rivedere le immagini. Il calcio italiano? Uno dei suoi limiti è che il livello degli istruttori nelle scuole calcio dilettantistiche è troppo basso: giocare per vincere, con i ragazzi di 10 anni, non serve a niente. Bisogna formare il calciatore".