"OCCHI PUNTATI SU...", Il turn-over questo 'conosciuto'.
E' una frase fatta del calcio:"Voglio in squadra 22 titolari". Non è mai così, ci sono titolari e riserve in qualsiasi formazione. Quando però ci sono due obiettivi da raggiungere, scatta la parola magica...Turn-over. E la Fiorentina non fa eccezi
Fonte: Stefano Borgi
Se ci sente Prandelli sono guai, e allora proviamo a dirlo a bassa voce: il turn-over è ormai il dodicesimo uomo in campo della Fiorentina. Il mister viola non ama questa definizione e lo si è capito in questa settimana dove a precisa promessa di non effettuare cambi nella partita di coppa, sono seguite tre novità inaspettate all’Euroborg di Groningen che hanno di fatto rovesciato le parole della vigilia. Fin qui tutto normale, se non che qualcuno si è sentito preso in giro (leggi alcuni media) dall’inaspettato cambio di programma. Noi ,da parte nostra invece, abbiamo apprezzato la capacità di Cesare di tornare sui propri passi, fedeli al principio che solo gli imbecilli non cambiano idea, e Prandelli non appartiene di certo a questa categoria.
Turn-over avanti tutta quindi, e se in Olanda era toccato a Pazienza, Vieri e Krolldrup subentrare, a Catania è stata la volta di Kuzmanovich, Balzaretti ed ancora Krolldrup che ha però stavolta preso il posto di Gamberini (addirittura spedito in tribuna insieme a Liverani) formando la coppia di centrali difensivi con Dainelli (lasciato fuori invece in coppa). Conferma quindi per il danese che dopo due stagioni deve ancora dimostrare molto e conferma anche per la Fiorentina che si vuol giocare le sue chances sia in coppa che in campionato. Partendo da quella con l’Atalanta di domenica scorsa, sono infatti sette le partite che attendono i viola in sole tre settimane: Atalanta appunto, andata di Uefa col Groningen, Catania in trasferta, Roma in casa mercoledì prossimo, Livorno in anticipo sabato 29, quindi ritorno di Coppa il 4 0ttobre e gran finale il 7 ottobre contro la Juventus al Franchi. Solo un folle penserebbe di non ricorrere al turn-over, a meno di lasciare per strada (volutamente) un obiettivo, ma, lo ripetiamo, non è questa l’intenzione di Prandelli. Impariamo a convivere con questo nuovo amico delle nostre domeniche e facciamo la sua conoscenza: urtare la suscettibilità altrui, non serve a nessuno.
Il campionato sembra prendere una piega intrigante per la Fiorentina, adesso seconda in compagnia di Inter e Atalanta, a due sole lunghezze dalla Roma che ci farà visita fra due giorni. Qualcuno nell'ambiente viola, inizia a fiutare l'occasione storica (e vede con fastidio l'impiccio Coppa Uefa), ed è ancora fortissimo il rimpianto per l’occasione di otto giorni fa, gettata al vento contro gli orobici. Senza la beffa di Zampagna (che comunque ieri, per la par condicio, si è ripetuto contro la Lazio) la Fiorentina sarebbe addirittura prima, ma a maggior ragione tutto ciò deve rappresentare una spinta ulteriore a provarci con tutte le forze disponibili, visto l’equilibrio imperante in serie A. L’Inter dominerà anche quest’anno il campionato? Dopo quattro giornate ha gli stessi punti dei viola ed ha già pagato dazio in Champions League. La Roma gioca il più bel calcio d’Europa? Può darsi, ma è bastata una “normale” Juventus a fermarne il cammino e mercoledì la Fiorentina attende fiduciosa i giallorossi al Franchi. Il Milan campione d’Europa è di un’altra categoria? Anche in questo caso è possibile, ma su 12 punti disponibili ne ha già lasciati sei per strada. E allora? Può la Fiorentina lottare per lo scudetto? Secondo noi è ancora presto per dirlo, però vale la pena provarci, e mantenendo valido anche l’obiettivo coppa Uefa (è sempre un trofeo da mettere in bacheca e, particolare da non sottovalutare, sono manciate di visibilità per il marchio Della Valle), il turn-over si rende a questo punto indispensabile, per centellinare e distribuire bene le forze.
A proposito: dal giochino (a volte perverso) della turnazione, lo diciamo subito, sono esentati Frey e Mutu. Punture di gerovital e ricostituenti per i due fuoriclasse viola (a nostro parere un altro panda da proteggere è Mario Alberto Santana), ai quali qualcuno lo dovrà pur dire; niente turn-over, perchè nel calcio come nella vita tutti sono utili...ma qualcuno è anche indispensabile. Ecco, loro due (se ne facciano una ragione), fanno parte di questa seconda categoria. Avanti viola, provarci non costa nulla.