"AMARCORD", Reggina squadra portafortuna per Giampaolo Pazzini
Fiorentina - Reggina sarà la prima di sette partite racchiuse in soli 22 giorni, alla media di una ogni 72 ore, per quello che possiamo chiamare un vero e proprio tour de force. Dopo l'anticipo di stasera contro i calabresi, infatti, la Fiorentina si metterà l'abito buono e volerà a Monaco per il primo round di Champions League, quindi Palermo in trasferta e turno infrasettimanale contro l'Inter Campione d'Italia al "Franchi". Solo quattro giorni e sarà derby toscano, ancora al Franchi, stavolta di Siena, con il rischio di essere già con la testa al ritorno casalingo di Champions contro il Bayern. Chiuderà questo periodo da forzati del calcio il match con l'Atalanta per l'undicesima giornata di campionato e sarà, già ad inizio novembre, il 17° impegno stagionale per i viola, nazionali escluse.
La parola d'ordine è turn-over, al quale Cesare Prandelli attingerà a piene mani. La cinque giorni internazionale ci ha reso un Adrian Mutu malconcio, dopo il 2-2 di Costanza contro la Francia, ed un Alberto Gilardino in piena saturazione da stacanovismo. Largo a Pazzini e Jovetic, con il montenegrino apparso brillante ed entusiasta contro l'Italia mercoledì a Lecce. La Reggina come portafortuna per Giampaolo poichè contro la formazione del vulcanico presidente Lillo Foti, il 6 aprile scorso il "pazzo" gonfiò la rete per l'ultima volta, ma sopratutto, nel 2005 per Pazzini, ci fu il battesimo del gol in maglia viola. Era il 6 marzo e su cross dalla sinistra il talento di Pescia batte da sotto misura per il gol dell'uno a zero. Siamo al 48' e la corsa liberatoria sotto la Fiesole sancì da subito il fortunato connubio con la tifoseria. Sarà Fabrizio Miccoli a raddoppiare pochi minuti dopo su rigore, per il 2-1 finale regalando, così, tre punti fondamentali per la salvezza.
Abbiamo lasciato per ultimi i precedenti tra le due squadre poichè sono un inno alla gioia e all'ottimismo più sfrenato. Nei sei incontri disputati a Firenze in serie A lo score recita chiaramente: nessun pareggio, nessuna sconfitta, solo vittorie per i gigliati. Le premesse per un avvicinamento indolore al deja-vu con Luca Toni ci sono tutte e allacciate le cinture perchè a Monaco saranno 5.000 i cuori viola che batteranno per una grande Fiorentina.