"VIDEOAMARCORD", Palermo - Fiorentina... la telenovela "più pazza del mondo"
Se non è una telenovela, poco ci manca. Sono anni ormai che tra Palermo e Fiorentina, va in onda una specie di soap-opera, un romanzo a puntate, una storia infinita con protagonisti sempre nuovi, costantemente sull'orlo di una crisi di nervi. La trama, del resto è sempre la stessa: darsi battaglia senza esclusione di colpi non per assicurarsi, come tradizione vorrebbe, il favore di una bella fanciulla bensì per un rigore negato, un gol annullato, un fallo di mano non rilevato. Palermo-Fiorentina della 21° giornata si annuncia quindi come l'ennesimo appuntamento con la follia, inscenato nella splendida cornice del Renzo Barbera, di fronte a 30.000 spettatori ansiosi di sapere se ci sarà il lieto fine. Riassunto delle puntate precedenti: tutto ebbe inizio il 6 giugno 1993 quando all'indomani di un'incredibile retrocessione in serie B, Mario Cecchi Gori bollò la trasferta di Palermo come il punto più basso della gloriosa storia viola. Apriti cielo spalancati terra con i siciliani che la giurarono per sempre a Firenze e alla Fiorentina. Facciamo un salto di 12 anni ed entra in scena Pantaleo Corvino: dapprima strappa Luca Toni al Palermo per 9 milioni di euro, poi si assicura il cartellino di Kuzmanovic in una sorta di duello rusticano con Rino Foschi. Nel frattempo Guidolin non perdona ai Della Valle di avergli preferito Prandelli nella corsa alla panchina viola.
Sarà proprio il tecnico di Castelfranco Veneto uno dei protagonisti della saga tra gigliati e rosanero: è il 93' del 29 ottobre 2006, e al gol vincente di Amauri, schizza come un tarantolato sotto il formaggino del "Franchi", occupato dai sostenitori siciliani, saltando come un grillo impazzito per la felicità. Nel ritorno dell'11 marzo 2007 inscena una squallida pantomima contro Prandelli dopo il gol di Mutu, realizzato con Guana a terra, accusando il romeno di un fallo inesistente. Fino al 26 ottobre 2008 con il celeberrimo fallo di mano di Gilardino che il centravanti di Biella sta ancora pagando vittima di una squallida persecuzione arbitrale. Insomma, ce n'è per tutti i gusti. La speranza è che per una volta si parli solo di calcio, del gennaio da fenomeno di Adrian Mutu, del rientro di Stevan Jovetic, della "prima" in panchina per Bolatti. Il tutto, ovviamente, fino alla prossima puntata.