ZE MARIA A RFV, Proporrò Italiano come ct del Brasile

06.04.2023 13:02 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
ZE MARIA A RFV, Proporrò Italiano come ct del Brasile
FirenzeViola.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

Oggi ai microfoni di Radio FirenzeViola l'ex calciatore brasiliano Ze Maria, ha parlato dei calciatori brasiliani della Fiorentina che stanno facendo molto bene in queste ultime partite: "Mi ricordo qualche mese fa che parlavamo di Cabral e del fatto che si doveva abituare a questo tipo di calcio, e ora finalmente vedo da parte sua un buon rendimento. Il calcio italiano a differenza di altri campionati è molto tecnico, non è facile immedesimarsi in questo tipo di gioco, però ora che si è ambientato è possibile notare quello che è il livello di questo giocatore. La Fiorentina sicuramente ha dovuto passare un periodo complesso nel momento in cui è stata chiamata a trovare un sostituto di Vlahovic, responsabilità che sicuramente si è fatta sentire anche per Cabral direttamente, che per come sta progredendo sembra poter essere un attaccante capace di fare reparto da solo, caratteristica che era essenziale da riscontrare in un attaccante per Italiano. Visto che è così bravo a gestire e valorizzare i calciatori brasiliani, proporrò il tecnico viola come ct del Brasile e così io mi potrò candidare ad allenatore della Fiorentina (ride, ndr)".

E per quanto riguarda Dodò?
"Dodò secondo me è un giocatore di grande talento, dotato di una capacità di corsa notevole, ed è stata una fortuna per la Fiorentina aver trovato un terzino del genere dopo il mancato riscatto di Odriozola. Soprattutto è un giocatore che sta cominciando a acquisire centralità anche nello spogliatoio e all'interno del gruppo."

Igor?
"Igor è un difensore molto fisico, che comunque anche quando attacca può fare male, tenendo conto della sua progressione in corsa".

Meglio Inter o Juventus in finale?
"Penso che ogni finale rappresenti una partita a sé, a prescindere dall'avversario che ti trovi davanti, ed è importante riuscire a gestire la partita dal punto di vista psicologico, oltre che dal punto di vista nervoso".