UNA FIORENTINA FORMATO CHAMPIONS. Prandelli ammette: "Siamo da alta classifica"
Dovevano scriverlo all'ingresso del Franchi: vietato l'ingresso ai deboli di cuore. Azioni ed emozioni a getto continuo, spettacolo e grande gioco da parte della Roma e della Fiorentina, in una gara combattuta da entrambe le compagini con il coltello tra i denti per tutti i 90 minuti. Quattro reti spettacolari, con un cucchiaio di Mancini seguito da un colpo da rapace in area di Gamberini, con una diagonale in perfetto stile All Blacks finalizzata da Giuly seguita da un rigore "alla Totti" dell'Imperatore di Firenze, Adrian Mutu.
Emozioni a non finire, dunque, ma anche la consapevolezza di dover fare molta strada pur di raggiungere il livello di gioco di una Roma cinica, spettacolare e concreta allo stesso tempo. La Fiorentina però è riuscita a lunghi tratti a mettere sotto i giallorossi, con un gioco corale addirittura straripante, fatto di tagli e sovrapposizioni mal sfruttate al momento della conclusione.
La difesa ha sofferto la troppa dinamicità della Roma e Prandelli pareva esserne ben consapevole da prima dell'inizio della gara, impostando una squadra con un baricentro alto, che ha pressato fino allo stremo un centrocampo capitolino a tratti lezioso e (per merito del forcing gigliato) senza appoggi per ripartenze in fraseggio.
Capitolo attacco: Mutu ha fatto ancora una volta il fenomeno, con coperture importanti e ripartenze veloci che hanno sorpreso spesso la retroguardia giallorossa. Vieri si è dimostrato prezioso e la sua esperienza ha portato al rigore del pareggio. Pazzini? Beh, il centravanti della Fiorentina meriterebbe un capitolo a parte, visto che sinora ha creato molto gioco ma è stato poco concreto. Poco attaccante, insomma. Tanto movimento ma poche conclusioni e, peraltro, tutte sbagliate. La fiducia c'è sempre, anche se qualche mugugno al Franchi si inizia a sentire.
Ora però non c'è tempo per respirare, sabato tocca al Livorno ed è probabile che Prandelli opti per un robusto turn-over anche in vista della gara di Uefa contro il Groningen. Lì magari il livello delle gare sarà leggermente inferiore, ma la Fiorentina non deve sentirsi grande ma giocare con la grande umiltà e con l'impegno con cui ha affrontato ieri una grande come la Roma. Firenze sogna di arrivare in alto, nell'Europa che conta, ed in fondo la Champions League vale bene qualche piccolo batticuore...