SEPE A FV, IN VIOLA POCO CONSIDERATO MA NESSUN RANCORE. SOUSA E VECINO...

Esclusiva di Firenzeviola.it
07.06.2016 19:00 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
SEPE A FV, IN VIOLA POCO CONSIDERATO MA NESSUN RANCORE. SOUSA E VECINO...
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Quella di Luigi Sepe a Firenze è stata una stagione davvero particolare. Arrivato tra la curiosità generale nella scorsa estate dopo essere stato protagonista di una grande stagione ad Empoli, il portiere campano è stato uno dei migliori della Fiorentina nel corso della fase a gironi dell’Europa League, strappando il pass per i sedicesimi di finale durante i quali si è consumato l’improvviso e definitivo strappo con la Fiorentina. Il motivo? Un post su Instagram in piena notte dopo la sua esclusione nel delicato match contro il Tottenham. Una reazione che, allora, mandò su tutte le furie Sousa, che da quel giorno decise in modo perentorio di mettere fuori rosa il portiere. Che oggi - a quattro mesi di distanza da quel giorno - ha deciso di rompere il silenzio ed ha raccontato in esclusiva a Firenzeviola.it la sua verità sull’accaduto.

Luigi, iniziamo dalla notte del 19 febbraio: cosa ti spinse a scrivere quel post?
“Ero molto nervoso per essere stato escluso dalla partita contro il Tottenham ed allora, appena sono tornato a casa, ho deciso di sfogarmi scrivendo quel post. Dal mio punto di vista resta uno sfogo capibile, anche se mi rendo conto che avrei potuto evitarlo se solo ci avessi riflettuto un po’ di più. Quello che ci tengo a dire a distanza di tempo è che non era mia intenzione offendere in quel post né Firenze né i fiorentini: era solo uno sfogo a titolo personale perché mi sentivo amareggiato”.

Forse Sousa ti aveva promesso qualcosa?
“Assolutamente no: né il mister né altri mi avevano garantito che sarei stato titolare quella sera o in tutta l’Europa League. Nel calcio non esistono promesse. Mi sono solo arrabbiato perché, nonostante il mio duro lavoro di settimana in settimana, mi sono sentito poco considerato dall’allenatore. Penso che la decisione di escludermi da quel giorno, dopo quello che ho scritto, ci potesse stare: è una scelta che va accettata”.

Com’è cambiato da quel giorno il tuo rapporto con Sousa?
“Di fatto io ero fuori squadra. Anche quando eravamo nel chiuso dei campini, non lavoravo mai coi miei compagni di reparto, ma facevo sedute assieme ad Alejandro Lopez, che ringrazio per essermi stato vicino e che reputo una grande persona. Non porto rancore verso il mister però, penso che anche lui sia un ottimo allenatore”.

Che impressione hai tratto dai suoi compagni di reparto Tatarusanu e Lezzerini?
“Sono tutti bravissimi ragazzi, ma tutto il nostro gruppo a Firenze è stato eccezionale. Quando in uno spogliatoio c’è serenità, è molto più facile lavorare e preparare le partite. Tatarusanu ha fatto un gran campionato, è un giocatore molto forte, adeguato ad una squadra che come la Fiorentina vuole fare ogni anno le Coppe e punta al vertice”.

E Lezzerini?
“È un portiere altrettanto valido, ma secondo me avrebbe bisogno di andare a giocare il prima possibile. Ha delle doti notevoli ed un gran fisico ma per esplodere in modo definitivo deve trovare spazio sul campo. Il nostro lavoro è così: per farti le ossa e farti notare, devi stare tra i pali…”

Che gruppo hai lasciato a Firenze?
“Una squadra forte, che il prossimo anno con gli innesti giusti può aspirare ancora a qualcosa di più ambizioso. Ad inizio stagione abbiamo lottato contro tutto e tutti ed abbiamo sognato assieme ai tifosi. Nella seconda parte qualcosa è mancato ma non dobbiamo farne un dramma: alla lunga sono venuti i fuori i veri valori rispetto alle altre squadre, ma non dimentichiamoci che nomi ha questa Fiorentina. Poche squadre in Serie A possono vantare giocatori come Astori, Gonzalo, Borja, Vecino, Ilicic e Kalinic”.

A proposito di Vecino: lo consiglieresti al tuo Napoli?
“Matias è un grande giocatore, ho avuto la fortuna di vederlo crescere in questi ultimi due anni sia qui che ad Empoli e ci sono diventato molto amico. Sono contento che sia diventato così forte, ma tutto ciò è potuto avvenire perché attorno a sé ha trovato fiducia. Mi dispiace per il rosso che ha rimediato in Copa America”.

E qual è adesso il futuro di Luigi Sepe? Napoli o un’altra avventura?
“Non so ancora nulla, devo vedere cosa deciderà Sarri per me. Spero di giocare con il Napoli ovviamente, perché ho un contratto col club azzurro e perché tifo questa squadra da sempre. Adesso farò passare del tempo e mi godrò le vacanze assieme alla mia famiglia, poi vedrò quello che ha in serbo per me il futuro”.