SEBASTIEN FREY: IL GUARDIANO DELLA FIORENTINA YE'-YE'.
Il miglior attacco è la difesa, si suole dire. In ambito calcistico significa che, per riuscire a strappare almeno uno 0-0 agli avversari, l'importante è non subire reti. La Fiorentina lo sa bene e per questo, due stagioni or son, si è cautelata acquistando uno dei portieri più forti dell'intero globo: Sebastien Frey.
Estroso, dentro e fuori dal terreno di gioco, guizzante, esuberante, esplosivo, dinamico. E chi più ne ha più ne metta. La parata sul tiro ravvicinato di Gilardino, tutta istinto ed atleticità, ricorda molto quella che il numero uno transalpino fece negli spareggi per la permanenza in A tra Parma e Bologna. Strepitosa, a dir poco: i tifosi viola, Prandelli, compagni e anche tutto il Milan e popolo rossonero annesso sono rimasti con il fiato sospeso per un secondo infinito. Giusto il tempo di un colpo di reni e di una parata strepitosa.
Ora ad attendere Frey c'è un'Italia-Francia che, ingiustamente, guarderà con tutta probabilità dalla panchina. Per Domenech (o forse il tutto è riconducibile al fatto che Sebastien giochi in Italia?), Ramè e Landreau sono migliori del numero uno viola. Pareri, considerazioni, valutazioni, opinabili e no, condivisibili e non, anche se l'unico a condividerle è proprio lo stesso Domenech.
Francia a parte, è Firenze la vera nazionale di Frey: una città che lo adora e lo stima, come professionista prima e come portiere dopo. Uno dei più grandi estremi difensori al mondo che si è calato in una realtà come quella viola, quando i grandi club d'Europa sarebbero disposti ad accoglierlo a braccia aperte. Un attestato di stima, nei confronti del progetto Fiorentina, di Prandelli e di Firenze, una città che lo culla e lo porta, come merita, in palmo di mano. E non potrebbe essere altrimenti visto che, se ad attaccare ci pensano Mutu, Pazzini e soci, il compito di garantire almeno uno 0-0 alla Fiorentina Yè-Yè ha deciso di accollarselo proprio Sebastien Frey.