RIGANO' A FV, L'ATTACCO VIOLA NON E' IN CRISI
Attacco viola in crisi di astinenza? A giudicare dai numeri verrebbe proprio da dire di si, a sentire le parole di uno dei bomber più prolifici della storia della Fiorentina, Christian Riganò, contattato in esclusiva da firenzeviola.it, i tifosi gigliati possono stare tranquilli:
Christian, non so se ha seguito le ultime partite della Fiorentina…
“Si, le ho viste tutte..”
Ecco, non ha avuto l’impressione che la squadra viola sia un po’ in difficoltà in zona-gol?
“Mah, io dico solo che ci mancano due punti per quanto riguarda la partita con la Lazio, idem con la Juventus, con il Napoli almeno uno e mercoledì se veniva espulso Biava la partita avrebbe preso una piega decisamente diversa. Detto questo, i gol non è detto che li debbano fare sempre gli attaccanti…E col Genoa, ad esempio, ha segnato Marchionni, mentre Gamberini e Montolivo hanno preso il palo, quindi non vedo motivi per preoccuparsi”.
Gilardino ha segnato gol a grappoli in nazionale, mentre nella Fiorentina è da diverse giornate a digiuno…
“A parte che con la Lazio un gol buono lo aveva segnato, ci sono stati periodi in cui segnava con la Fiorentina e non in nazionale, quindi si tratta solo di un fatto casuale. Poi Gilardino è un uomo d’area, e per esperienza vi dico che per noi è fondamentale che arrivino i rifornimenti giusti; magari in questo periodo ne arrivano un po’ meno, ma, ripeto, non mi preoccuperei più di tanto: . La Fiorentina resta in una buonissima posizione di classifica; a Firenze purtroppo si ragiona sempre in termini di scudetto o di retrocessione, ed invece non funziona così”
Lei, però, come del resto il suo “successore” in maglia viola, Luca Toni, basavate il vostro gioco essenzialmente sulla forza fisica, mentre Gilardino ha caratteristiche leggermente diverse. Il 4-2-3-1 è il modulo giusto per un giocatore come lui?
“4-2-3-1, 4-4-2, 4-3-3…Io ho giocato al calcio per 14 anni e per esperienza vi dico che con i numeri possiamo ‘giocarci’ quanto volete, ma Gilardino è un centravanti, e i movimenti del centravanti alla fine sono sempre gli stessi. Sono semmai i centrocampisti e gli esterni che devono adeguarsi. E poi vi faccio un esempio: Pato, che da tutti è considerato una futura stella del calcio mondiale, ha segnato due gol a Siena, poi si è eclissato per 5-6 giornate e poi è tornato a segnare; Gilardino, invece, bene o male, il cartellino lo timbra sempre, ed io preferisco un attaccante come lui. Poi è ovvio, noi attaccanti, se segnamo solo due gol in una stagione, veniamo messi in discussione, ma non penso proprio che questo sarà il caso di Gilardino”