PASTORELLO, Papa Waigo-Vanden Borre, bella operazione
Una bella favola. Il ritorno del Genoa in serie A, non può che essere definito in questa maniera. Il grifone, dopo essere mancato per dodici anni dalla massima serie, ed essere passato attraverso mille peripezie e difficoltà, è tornato nel calcio che conta con lo stesso piglio e la stessa sfrontatezza che ne hanno sempre contraddistinto la storia. È stato scelto, per questo, un tecnico giovane e "spavaldo" come Gasperini, che punta sì al risultato, ma senza per questo sacrificare il gioco, che risulta invece sempre piacevole ed offensivo, quale che sia l’avversario. I meriti di questo progetto sono sicuramente da dividere in seno alla società, e proprio per questo motivo, abbiamo deciso di contattare il vicepresidente dei rossoblu, Gianbattista Pastorello, che ci ha fatto il punto della situazione riguardante il Genoa, senza trascurare di trattare esaurientemente il tema mercato, svelandoci numerosi retroscena, e non solo...
IL NOSTRO MERCATO
"Noi non avevamo molte cose da fare, il mercato estivo ci aveva fatto raggiungere un traguardo di venticinque punti al termine del girone di andata. La proprietà ci aveva detto che se ci fossero state occasioni importanti per migliorare l’organico che Gasperini aveva a disposizione, avrebbe messo mano al portafoglio. Un esempio è stato lo scambio tra Papa Waigo e Vanden Borre, una bella operazione di mercato che sia la Fiorentina che il Genoa hanno trovato opportuna, vedremo con il tempo chi dei due club abbia fatto l’affare. Riguardo a Criscito, invece, non posso dare un giudizio su cinque mesi del calciatore, nei quali ha giocato lontano da noi. Posso solo dire che quello che dicevamo noi ad inizio stagione, quando avevamo suggerito alla Juve che sarebbe stato meglio che avesse completato la sua crescita professionale da noi, si è rilevato esatto".