K. SERRA A FV, Berna da Europeo. Il progetto viola...
Katia Serra è una commentatrice tecnica della Rai, una voce femminile decisa che ci racconta il calcio in modo molto competente. Tutto questo è dovuto alla sua importante carriera calcistica che la vede militare in molte squadre italiane con risultati eccellenti ed anche con una esperienza all’estero nel Levante in Spagna. Ha vinto tanti trofei da fare invidia ai colleghi maschi. Noi di Firenzeviola.it l'abbiamo contattata in esclusiva:
Katia ci può dare un parere sul campionato che è appena andato in vacanza?
“E’ un campionato equilibrato ed è prevedibile che in testa alla classifica ci sia ancora alternanza nei prossimi mesi, i giochi si faranno dalla primavera in avanti. A gennaio nel mercato non succede niente di clamoroso ma chi ne uscirà meglio, sarà la favorita nella corsa finale. Difficilmente questa sessione di mercato sposta gli equilibri, non c’è mai il grande colpo ma alcune squadre hanno bisogno di alternative nei vari reparti. La Juve e l’Inter sono da sempre le favorite, per abitudine a vincere, ma il mercato potrebbe cambiare scenario. “
Chi l’ha stupita di più come squadra, allenatore e calciatore?
“Come squadra l’Empoli. Mi ha stupito perché pensavo che faticasse di più nel passaggio da Sarri a Giampaolo ma sta continuando un percorso molto positivo. E’ un piacere vederlo giocare, fanno un bel calcio con sacrificio da parte di tutti. Come allenatore dico Sousa. Mi ha colpito positivamente perché, pur sapendo le sue qualità, non è mai semplice confermarsi nel nostro campionato. Alla qualità estetica del suo calcio abbina grandi risultati. Questo campionato sta mettendo in luce tanti giovani interessanti come Bernardeschi e Dybala, ma vorrei citare Murillo perché si è adattato rapidamente in Italia bruciando le tappe.”
Ha commentato la partita di Coppa Italia fra Fiorentina e Carpi. Può dirci che cosa ha sbagliato secondo lei la squadra viola?
“E’ stata una giornata storta legata all’approccio, stranamente sotto ritmo, dove i viola hanno perso molti palloni, loro che fanno del possesso palla la loro forza. E’ solo un incidente di percorso ma la Fiorentina non è stata in grado di cambiare la partita, mentre il Carpi aveva molta voglia di vincere e di portare a casa il risultato. E’ stata comunque brava a tornare col Chievo la solita squadra che siamo abituati a vedere.”
In generale che cosa pensa della Fiorentina e del suo cammino?
“Sta facendo un’ottima stagione, bisogna fare passi per gradi. Ha un allenatore importante che ha vinto in vari campionati e porta una cultura calcistica diversa, allargata. Sta valorizzando i giovani come Bernardeschi che sapevo che sarebbe diventato forte ma, nonostante l’infortunio, è tornato più forte che mai. Non mi stupirei se Conte lo portasse agli Europei. Mi piace molto il progetto viola che non si limita alla prima squadra ma si allarga al calcio femminile.”
Da calciatrice ha vinto molto, ha il patentino di allenatrice, ha fatto il corso per analista tattico e per direttore sportivo, ma riuscirà come donna ad entrare nel calcio che conta, quello maschile?
“Non mi pongo limiti, credo in ciò che faccio e mi diverto. L’ingresso di una donna in un settore maschile è molto difficile e lontano. Però la competenza fa cambiare idea a molti visto che capisco e parlo di calcio come un uomo e sono arrivata in RAI senza spinte, non sono “figlia di” o “amica di”. Questo ha portato a farmi accettare.”
Cosa si augura per le prossime festività?
“Non sono abituata a scrivere a Babbo Natale, ma ho un sogno: vorrei commentare la Nazionale di calcio maschile. Non sarà una cosa a breve, ma in futuro fra due o tre anni, chissà…”