JØRGENSEN A FV, La Fiorentina deve tornare in Europa

Esclusiva di Firenzeviola.it
14.09.2011 15:31 di  Enrico Mocenni   vedi letture
JØRGENSEN A FV, La Fiorentina deve tornare in Europa
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

In occasione dell'insidiosa trasferta di Udine, in programma per la 3a giornata di campionato, Firenzeviola.it ha contattato un grande doppio ex della sfida, nonchè ex capitano della Fiorentina amatissimo dalla città, come Martin Jørgensen, per tutti Martino. L'ex centrocampista viola, tornato in Danimarca dopo cinque stagioni e mezzo all'ombra del Franchi, ha accettato di parlare a trecentosessanta gradi della Fiorentina, tra ricordi felici e impressioni sul nuovo corso intrapreso dalla squadra gigliata.

Martin, come hai visto la Fiorentina nella sua prima uscita stagionale?
"Purtroppo sono riuscito a vedere solamente il primo tempo, ma ho avuto un'ottima impressione. La squadra ha giocato bene e con personalità, nonostante che in questa estate siano partiti tanti giocatori importanti. Mi è sembrata una Fiorentina autoritaria che tiene bene il campo e ha messo da subito in controllo il match. La prima impressione è stata positiva. Spero possa al più presto tornare in Europa".

In questa estate sono cambiate tante cose, non ultima anche la fascia di capitano ora al braccio di Gamberini...
"Credo che se non poteva più essere Monto il capitano, Gamberini sia la scelta giusta. E' un bravo ragazzo e oltre tutto è anche un titolare inamovibile della Fiorentina. Poi tante cose viste da fuori non sono giudicabile, ma da ex la ritengo una scelta sensata"

E su Montolivo, cosa ti sentiresti di consigliargli da vecchio capitano?
"Riccardo è una persona con la testa sulle spalle e prenderà la decisione giusta. Io certo non mi sento di poter dare consigli, ma solo augurargli il meglio da amico".

Per Firenze sono stati anni difficili e le tante polemiche estive non hanno certo aiutato ad allentare la tensione. Che ne pensa il simbolo di una delle Fiorentine più amate di tutti i tempi?
"L'appoggio dei tifosi è fondamentale, specie in una città come Firenze. Le polemiche e la contestazione possono essere dannose per la squadra. Non è mai semplice scendere in campo con la pressione dei tifosi addosso. I tifosi però sono liberi di fischiare e contestare, perchè in fondo sono loro che pagano il biglietto. Spero che a Firenze tutto torni come ai miei tempi..."

Polemiche e contestazioni dirette in particolar modo alla società...
"E' tanto che manco da Firenze e non posso giudicare l'operato della società. Credo però che il fair play finanziario e la scelta di autofinanziarsi imponga a volte dei sacrifici. Un giudizio sulla società e su ciò che ha fatto arriverà dal campo e solo da quello saranno giudicabili. Inoltre bisogna sempre tenere conto degli effetti della crisi, un grosso problema anche per le società calcistiche".

Impossibile a questo punto non chiedere qualcosa sulla partita di domenica prossima. Che Udinese sarà?
"Ho visto l'Udinese nel preliminare con l?arsenal e sono rimasto stupito. E' una squadra che gioca molto bene a calcio e nonostante le cessioni di Inler e Sanchez ha saputo tenere testa ad una grande squadra con l'Arsenal. Per la Fiorentina sarà una partita molto dura, specie perchè l'Udinese ha più minuti sulle gambe e un ritmo gara superiore. Alla fine nella mia carriera posso dire che  questa partita è sempre stata così, quando ero a Firenze non riuscivamo mai a vincere al Friuli e viceversa a Firenze quando giocavo nell'Udinese. Forse ero io a portare sfiga... (ride ndr)

Infine, quanto ti manca Firenze e un messaggio ai tifosi viola...
"Ai tifosi dico solo grazie per tutti gli splendidi anni trascorsi in viola. Firenze mi manca è ovvio. Mi manca il sole, il calcio vero e la gente. Però sono comunque felice di aver vissuto tanti bei momenti là e il ricordo sarà sempre bellissimo".