FATTORI A FV, VOGLIAMO VINCERE TUTTO. BRAVO VERETOUT. PIOLI...
Ospite negli studi della trasmissione "Garrisca al Vento!", realizzata da FirenzeViola.it e in onda su TMW Radio, ha parlato Sauro Fattori, allenatore della Fiorentina Women's, alle prese con una serie di difficili impegni consecutivi. Non sono mancati neanche gli spunti sulla squadra di Pioli. Queste le sue parole:
Sul campionato dell'ACF Women's: "Se in campionato puntiamo a vincere, come l'anno scorso, o comunque nelle prime due, poter partecipare è alla Champions è tanta roba. Possiamo confrontarci con squadre internazionali per capire il nostro livello. Andiamo ad affrontare una delle squadre più forti al mondo ma non partiamo battuti".
Anche la Juventus quest'anno è entrata nel movimento femminile. Una rivale in più... "Siamo entrati in questo mondo proprio perché volevamo convincere anche gli altri ad entrare e siamo felicissimi che la Juve sia entrata. Inter e Milan partecipano già alla B, quest'anno sono arrivate Empoli, Sassuolo, Atalanta, Chievo... si cominciano a sentire nomi più altisonanti".
Quanta gente si aspetta di vedere allo stadio. L'affetto lo sente? "I fiorentini si stanno avvicinando tantissimo: essendo di qui per me la soddisfazione è doppia. Loro ci ripagano delle prestazioni con le loro presenze e sono sicuro che verranno in tanti contro il Wolfsburg, perché è come incontrare il Real maschile. Noi non molliamo mai niente e l'abbiamo dimostrato anche nei sedicesimi. Il supporto dei tifosi per noi è un'arma in più".
Come sono stati quei momenti finali prima di vincere campionato e Coppa Italia? "Io mi ero espresso sin dall'inizio: per me eravamo i grandi favoriti e avremmo vinto. Forse sono passato da esagerato ma avevamo una squadra fortissima e abbiamo lavorato benissimo, non lasciando niente al caso. I risultati ci hanno premiato. Vincere non è mai facile, da nessuna parte. Adesso ci siamo affacciati in campo internazionali dove tutti dicono che gli altri sono nettamente più forti. Invece abbiamo dimostrato che noi italiano siamo destinati ad eccellere negli sport".
Ci racconta le dinamiche di mercato del calcio femminile? "Il mercato è per la maggior parte sulle giocatrici libere o in scadenza, che tutti gli anni sono rinnovati. Noi le contattiamo e le convinciamo per la forza che abbiamo dimostrato e sanno di andare in una delle squadre più conosciute in Italia, non solo a livello femminile, anzi. Abbiamo anche Firenze, non dimentichiamocelo. Ci sono tanti rivali forti, noi abbiamo però un'organizzazione che solo la Juventus potrà avere".
L'appeal di Firenze conta anche nel vostro mercato? "Il Wolfsburg ha vinto due Coppe dei Campioni e se la lotta sempre contro il Lione. Sono due squadre fortissime. Qui in Italia per il momento siamo dilettanti e non possiamo arrivare a certe giocatrici a livello economico. Questo un po' ci limita ma quest'anno abbiamo deciso di mantenere lo zoccolo duro dell'anno scorso e di questo ne siamo orgogliosi. Abbiamo cercato anche delle giovani di talento per crearcele in casa, cosa che credo dovremo fare anche negli anni successivi".
Anche la Fiorentina e lei traete vantaggio dal giocare nel calcio italiano? Sono le stesse dinamiche del maschile? "Per la Fiorentina giocare in Italia è un vantaggio: siamo più bravi a livello tattico. Con il Fortuna l'abbiamo vinta così. Giochiamo sempre da squadra e questo ci porta grandi vantaggi. Il risultato non sarà sempre a nostro favore, ma vedo anche nel maschile che gli allenatori italiani che vanno all'estero sono sempre i più bravi".
Però c'è anche il campionato da tener d'occhio... "Sulla carta siamo noi il Brescia e la Juve per tre posti. Rivincere il titolo sarebbe bellissimo ma dobbiamo arrivare tra le prime due. Dico sempre che il Brescia è fortissimo, come dimostra la sconfitta in Supercoppa e il fatto che sono davanti a noi. Sarà un incontro di cartello che può decidere tantissime cose per il campionato. Del Wolfsburg ne riparleremo da domenica".
Ragionando di un ipotetico turnover, lei come ragionerebbe? "Il campionato rimane primario. Se avessimo incontrato una squadra meno forte avremmo potuto far riposare qualcuna ma non siamo stati fortunati nel calendario. In una settimana e mezza incontriamo Brescia, Wolfsburg e Tavagnacco, che è una squadra forte. Con il ritorno di Champions saranno quattro gare intensissime e potrò fare meno turnover. Anche se quelle che giocano meno fanno buone prestazioni e di questo son contento".
Chi sono le senatrici della sua squadra? "Io nella mia squadra, per fortuna, ho otto nazionali. Vuol dire che sono tutte e otto molto brave. Normale che possa parlare del mio capitano, la Guagni che è rimasta sempre a Firenze nonostante potesse ambire a lidi diversi. Davanti ho tre giocatrici incredibili: Mauro, Caccamo, Bonetti... Ho la Linari che è una centrale fortissima, tornata da noi dopo aver vinto a Brescia. Adami, Carissimi, Bartoli... ho tantissime nazionali e sono fortunati. Se non hai le giocatrici forti è difficile per un allenatore fare la differenza. A volte le nazionali sono un po' un disturbo: allenarsi in sei per qualche giorno non è il massimo. Ho anche la Sigrun convocata nell'Islanda, ma va bene così".
Vedremo la nazionale femminile italiana togliersi delle soddisfazioni? "Le attenzioni degli altri sono aumentate e ci son passati avanti. Per ora siamo ad inseguire e sono convinto che riusciremo a raggiungerlo. Spero che le ragazze riescano a qualificarsi per questi Mondiali".
Della Ohrstrom che ci dice? "Che la considero napoletana, scherzando! Lei è espertissima, ha sempre giocato nel Verona e ci ha portato una buone dose di esperienza e bravura. Quest'anno però si riparte da zero per lottare come matti e riconfermarsi. Mi manca Alice Parisi e spero di riaverla per l'anno nuovo. La aspettiamo e speriamo che torni prestissimo".
Come funziona per lo status di extracomuniaria sul vostro mercato? "Anche da noi vale la regola delle extracomunitarie e il tesseramento non è semplice. Bisogna accelerare alcune dinamiche sulla documentazione. Per questo preferiamo rimanere nell'ambito europeo, anche se forse si aprirà questo mercato. Le brasiliani sono buonissime giocatrici, molto difficili però da portare in Italia, anche perché stanno bene a casa loro".
Secondo lei quanta differenza c'è tra l'Italia e l'estero a livello di strutture? "Basta vedere il Wolfsburg, che ha uno stadietto da 6000 persone della Volkswagen. Noi in Italia facciamo fatica anche se noi facciamo una grande figura perché giochiamo al Franchi e questo per noi è un orgoglio. Speriamo di riempirlo".
Che rapporto ha con la famiglia Della Valle? "Ci stanno vicini. Naturale che non abbiano una presenza quotidiana, hanno altre cose da fare. Per me sono una risorsa per Firenze e penso di non essere smentito. Quando vincemmo lo Scudetto c'era ADV che era soddisfattissimo. Noi rappresentiamo in toto la Fiorentina. Cognigni ci segue molto di più, anche se Mencucci è il presidente che fa da tramite con il maschile, con l'ad Vergine che a livello operativo sta molto più vicino a noi".
Sogno Champions? "Viviamo alla giornata, dobbiamo essere strafelici di quello che stiamo facendo. Il mondo è particolare e va affrontato, vedremo i nostri pregi e difetti per migliorare. Anche il doblete sarà complicatissimo, ripetersi non sarà facile. Puntiamo però a vincere tutto".
Passando un attimo agli uomini, che giudizio dà alla squadra fino a qui? "Stiamo facendo benissimo. Pioli è l'ideale: esperto ed ha sempre saputo arrangiarsi. Basta vedere quando arrivò in Champions con la Lazio. Normale avere risultati altalenanti quando cambi tanto. Le squadre che son davanti sono quelle che hanno cambiato meno. La sconfitta di Crotone rientra nella normalità: è difficile dirlo a un tifoso ma gli addetti ai lavori sanno che si può inciampare. Il lavoro è più che ottimo".
Nuovo stadio passo avanti. Anche per la Women's? "Questo non lo so ma dimostra che la società lavora per il futuro. Fare lo stadio nuovo è meglio di vincere la Champions, ci porterà su livelli altissimi anche a livello di rappresentenza. I DV hanno idee per il futuro e non ho mai creduto che se ne andassero. Capisco che i tifosi vogliono la squadra sempre vincente ma lo stadio sarà un punto importantissimo per Firenze".
Che gerarchie vede nell'attuale Serie A? "Il Milan ha delle pressioni enormi ed è un vantaggio per le concorrenti. Parlare di Champions ora è esagerato ed anche loro si stanno convincendo: hanno perso tutte le partite contro le grandi squadri. Napoli, Juventus e Inter sono di un'altra categoria. L'Inter ha Spalletti che è uno abituato ad arrivare in cima: queste tre si giocheranno lo Scudetto, poi vedo Lazio e Roma".
Che rapporto ha con Pioli? Per lei è l'uomo giusto? "Lo conosco da anni, ci siamo conosciuti anche da avversari. Non l'ho mai incontrato perché penso abbia le sue problematiche. Stefano è una persona umile, semplice e quando lo incontrerò faremo due chiacchiere. Magari non delle due squadre. Per me è l'uomo giusto, l'ho sempre detto".
Come si spiega questa grande affermazione di Inzaghi con la Lazio dopo tutto quel caos? "Lui aveva già allenato prima che venisse Bielsa, che secondo me non è stata una scelta così convinta. Non si è capito perché non sia venuto. L'idea di Inzaghi l'avevano sempre avuta. Conosce benissimo l'ambiente e sta dimostrando di essere capace".
Chi le piace particolarmente della squadra maschile? "Veretout. Ma anche gli altri acquisti sono azzeccati. Simeone è un giovane che ha dimostrato qualità. Firenze non è Genova e l'ho sempre detto, qui abbiamo avuto Batistuta. Avrà bisogno di ambientarsi ma uscirà, come lo stesso Babacar".
La Juve rimane la favorita o è l'anno del Napoli? "La Juve merita a prescindere il ruolo di favorita, anche se ha concorrenti agguerrite. Il Napoli vince partite che portano consapevolezza e morale".
Bernardeschi alla Juventus come lo vede? "Secondo me sta facendo un percorso giusto. Non scordiamo che è in una squadra fortissima. Si sta ambientando bene e lì piano piano entrerà. Gioca in una delle squadre più forti d'Europa, lui ha grandissime qualità e proverà ad imporsi".
E Chiesa? "La seconda stagione è la più difficile: alla prima si vedono i pregi, alla seconda i difetti. Penso sia la migliore espressione giovanile e la Fiorentina farà di tutto per tenerlo. Non sarà semplice perché ci sono squadre importantissime su di lui".
Come lo si convince a non andarsene subito e restare altri anni a Firenze? "Ci sono leggi di mercato determinanti e comandano quelle, è bene essere chiari. Come è stato detto far uscire giocatori dal settore giovanile significa tirar fuori ragazzi che hanno l'appartenenza addosso e questo secondo me dà qualche punto in più. Chi è tifoso ci mette molto più impegno di altri. Questo è uno dei vantaggi. La Fiorentina ha sempre avuto un settore giovanile fortissimo e per me questa strada è giusta".
Il suo ruolo qual è? "Ha sempre giocato sulla fascia, da terza punta. Ma ha qualità tali che può giocare in qualsiasi ruolo. Per Pioli è una fortuna, può adattarsi a buonissimo livello in qualsiasi ruolo".
Come andranno i playoff dell'Italia secondo lei? "Sarebbe un grande dispiacere non vedere l'Italia in Russia. Abbiamo trovato uno degli avversari peggiori. Squadra ostica e dura che non ha grandissimi nomi ma lavora di gruppo, oltre ad avere fisicità. L'Italia non può avere paura della Svezia e sono convintissimo che ci andremo".
Torniamo alle Women's. Lei ha titolari designati o tiene tutte sulla corda? "Sì, ci proviamo a tenerle tutte sulla corda. Le gerarchie sono definite ma devono stare attente: dietro stanno arrivando ragazze bravissime come la Brazil e la Zazzera, che però ha avuto un grave infortunio alla clavicola contro il Fortuna. Era in forma strepitosa e l'ho persa per un mese e mezzo".
Lei ha giocato anche una stagione nella Fiorentina. "Sì quarant'anni fa! Avevo ancora i capelli (ride, ndr). Anche nella SPAL e nel Verona, dove ho vinto il campionato di B. A Ferrara c'è il mio amico Semplici e sono convinto che riuscirà a salvarsi".