DI MARZIO A FV, Il Liverpool si ferma con la testa
Per parlare dell’incontro di Champions League tra Fiorentina e Liverpool, abbiamo contattato Gianni Di Marzio, ex allenatore di varie squadre italiane, commentatore per Dahlia TV e soprattutto profondo conoscitore del calcio inglese in quanto consulente del Queens Park Rangers.
Di Marzio, ci sembra che in generale ci sia quasi una specie di soggezione da parte delle squadre italiane nei confronti di quelle inglesi….
“Dipende di quali squadre si tratta. Se parliamo di squadre blasonate con alle spalle , oltre ad una grossa storia, anche una grande società, come ad esempio la Juventus, direi di no. Negli altri casi è diverso; ovviamente se la squadra è formata da un gruppo di giocatori che hanno, oltre alle doti tecniche, anche grande personalità, il divario viene annullato, altrimenti normalmente le nostre squadre possono trovarsi in difficoltà”
Nella Fiorentina mancherà Gilardino, secondo lei questo rappresenterà un grosso handicap?
“Decisamente, perché oltre ad essere un giocatore fondamentale per gli schemi di Prandelli, è un attaccante capace di dare profondità, e questo è un elemento assai importante quando si affrontano le squadre inglesi, perché le costringi ad arretrare di diversi metri il loro baricentro. Non dimentichiamo però che la Fiorentina ha tra i suoi giocatori un ragazzo che io considero al pari di campioni assai più rinomati come Messi, e sto parlando di Stevan Jovetic..”
Si parla infatti di sostituire Gilardino proprio col montenegrino o con Mutu…
“In questo modo non verrebbero dati punti di riferimento all’avversario, però io riterrei essenziale non sconvolgere troppo gli schemi. E’ vero che mettere in campo Castillo potrebbe essere un rischio, visto che non ha esperienza a livello internazionale ed è reduce da un infortunio, però parliamo sempre di un giocatore che ha fatto gol in tutte le categorie, e di un Argentino, gente che non ha paura di niente”
Si dice spesso che quando si gioca contro le squadre inglesi è fondamentale reggere la loro spinta nei primi 30-40 minuti…
“Questa è una leggenda metropolitana; con De Canio abbiamo perso o pareggiato almeno 15 gare al 92’. Così come è una leggenda il fatto che le squadre inglesi non abbiano fantasia. Il Liverpool, ad esempio, è allenato da uno spagnolo e dalla Spagna ha preso un giocatore di talento come Torres, per non parlare degli inglesi naturalizzati, i cosiddetti ‘coloured’”
In Inghilterra c’è diversità nell’impostare la gara in casa e in trasferta?
“Assolutamente no. Giocano allo stesso modo sia tra le mura amiche che fuori casa. Se c’è da attaccare in 6 o 7 lo fanno, e se perdono palla si dannano l’anima per recuperarla e ripartire”
In quale modo allora la Fiorentina può fermare questo Liverpool?
“Deve evitare di metterla sul piano del ritmo e dell’intensità. Anche giocare di rimessa potrebbe essere rischioso. I giocatori non devono fare “gli italiani”, ovvero restare a terra, se non ce n’è bisogno, dopo un contrasto, e protestare con l’arbitro. Sarà fondamentale stare attentissimi e concentrati per tutta la gara ma soprattutto sarà determinante la velocità di esecuzione dal punto di vista mentale"