DAINELLI A FV, DISPIACE PER TONI: SPERO RESTI. DE ROSSI...
La notiza del possibile addio di Luca Toni dalla Fiorentina ha inevitabilmente scosso tutta la Firenze del calcio, che a fine stagione si potrebbe separare da uno dei giocatori-simbolo degli ultimi dieci anni e che in questa stagione ha contribuito alla corsa europea dei viola. Per parlare di questa possibile decisione del bomber gigliato, la redazione di Firenzeviola.it ha contattato l'ex capitano della Fiorentina e grande amico di Toni Dario Dainelli, che si è così espresso sulla scelta di Toni.
Dainelli, oggi Toni ha paventato un possibile addio alla Fiorentina a fine anno: come ha preso questa decisione?
''Devo dire che mi dispiace moltissimo se così fosse, e lo dico non solo da suo amico ma anche da tifoso viola. Luca quest'anno a Firenze ha fatto un'annata davvero importante perché ha sorpreso tutti in positivo ed ha cacciato tutte le perplessità sul suo conto che si erano create quando è approdato per la seconda volta in viola. Mi auguro che possa restare alla Fiorentina perché sicuramente potrebbe dare ancora qualcosa, sia come calciatore che come uomo-spogliatoio''.
Quali pensa che possano essere stati i motivi del possibile addio?
''Diciamo che è normale che un giocatore di 36 anni faccia le sue valutazioni e si faccia delle domande sul futuro: è chiaro che il fatto che sia stato impiegato poco nelle ultime giornate può aver contribuito a farlo riflettere molto sulla sua carriera. Inoltre la prospettiva di giocare ancora meno nella prossima stagione, col probabile arrivo in viola di una serie di nuovi attaccanti, potrebbe averlo convinto a guardarsi attorno e a valutare nuove offerte''.
Lo vedrebbe bene come uomo immagine della società?
''Assolutamente sì! Luca ha un nome importante non solo all''interno della Fiorentina ma anche a livello nazionale: non ci scordiamo che Toni ''ci'' ha riportato in Champions dopo tanti anni ed ha fatto grande la nuova Fiorentina dei Della Valle. Da amico però gli augurerei di giocare ancora, se ne ha voglia, perché le potenzialità ce le ha tutte e a Firenze lo ha dimostrato''.
Passiamo alla Fiorentina: cos'è mancato ai viola per raggiungere il 3° posto a suo avviso?
''Aspettiamo a dire che è finita! Mancano ancora due partite e la matematica non condanna i viola. Sicuramente non si può rimproverare la Fiorentina di ''mancanze'' quest'anno, perché la squadra di Montella ha fatto davvero un grande campionato. Credo che le partite determinanti in negativo per la corsa alla Champions siano state due: quella interna col Milan, dova ha pesato l'espulsione di Tomovic, e quella con la Roma, dove i viola meritavano di vincere e c'era anche un rigore...''
A proposito del fallo di De Rossi: Firenze è imbufalita per la simulazione del giallorosso nel corso di Roma-Chievo, con Lei sfortunato protagonista. Cosa ci può dire?
''E' stato detto anche troppo su quell'episodio e non vorrei aumentare le polemiche: la Roma ci teneva tanto a vincere quella partita e sullo 0-0 i nervi possono saltare a chiunque. In campo succedono queste ed altre cose ma non voglio colpevolizzare Daniele, che è stato già abbondantemente ''distrutto'' dalle televisioni. De Rossi è un bravo ragazzo ed un campione ma in quella circostanza credo che abbia ecceduto in nervosismo. Sono certo che si sarà già pentito''.