CORVINO, Un punto fermo su cui scommettere. Sempre

Pantaleo Corvino: un nome, una garanzia. Il direttore sportivo viola, o meglio (sennò magari si arrabbia), il responsabile dell'area tecnica della Fiorentina, c'è sempre. Ogni giorno, ogni ora, ogni minuto. E' sempre disponibile, ha sempre il cellulare acceso per tutti. Pronto a qualsiasi cosa, a qualsiasi richiesta. Certo ha le sue idee, il suo carattere, e ci mancherebbe altro.

Ma Pantaleo, o Leo per gli amici, è un punto fermo. Un dirigente sempre presente e pronto a difendere con gli artigli e con i denti la sua Fiorentina. Il direttore ha detto, a più riprese, che la Fiorentina è "il suo punto d'arrivo", non una società da cui partire per poi approdare alle squadre più blasonate, come spesso vogliono fare i giocatori che lui fa rinascere... (leggi Frey, Mutu, Brocchi, Fiore e tanti altri...). Pantaleo ha scommesso sulla Fiorentina e si è legato a doppio nodo, alla società, alla città e soprattutto alla tifoseria.

Guai, infatti, se sente parlare male dei tifosi. I tifosi, secondo lui, sono gli unici ad averlo capito. E ne ha certezza. Un po' meno brillante, almeno ultimamente, il suo rapporto con alcuni giornalisti (non con tutti, è sempre bene specificarlo!), coloro che lo "tradiscono", specialmente nei giorni intensi del mercato.

Ma lui è il dirigente su cui si dovrebbe davvero scommetere, un personaggio che non vuole illudere nessuno e che dice sempre le cose così come stanno, a costo di far stare male qualcuno. E che importa se a volte il suo italiano, non è eccellente: Pantaleo è così e i tifosi della Fiorentina lo vogliono così...