CASO KALINIC. IL PUNTO DI VISTA DEL GIOCATORE

17.08.2017 20:30 di  Giulio Incagli   vedi letture
CASO KALINIC. IL PUNTO DI VISTA DEL GIOCATORE
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Era tutto fatto. Il saluto ai compagni, l’armadietto svuotato, i tre milioni di ingaggio, l’accordo ad un passo fra Milan e Fiorentina. Ieri sera Kalinic si sentiva già un giocatore rossonero. Il suo desiderio più grande, lasciare Firenze per approdare in una grande squadra, si era finalmente avverato. Incollato allo smartphone attendeva soltanto di leggere sullo schermo il nome del suo agente per confermargli la partenza verso Milano. Il messaggio è arrivato, intorno alle 22, ma il contenuto era ben diverso. “La Fiorentina non si fida, per ora tutto fermo”. Niente da fare. La reazione è stata molto dura, ha subito fatto sapere al suo agente che non sarebbe andato il giorno dopo all’allenamento. Sa di aver sbagliato, capisce la multa della Fiorentina, ma dopo aver salutato tutti non se l’è sentita di tornare al campo.

Questa la prima reazione, quella di rabbia, di istinto. Poi una domanda. Perché le due società non hanno trovato l’accordo? Il Milan offre 25 mln senza bonus, la Fiorentina chiede maggiori garanzie. Questo si sa. Ma secondo quanto abbiamo raccolto, queste garanzie deriverebbero soprattutto dalla modalità di pagamento offerta dai rossoneri. Come spesso accade, Fassone e Mirabelli hanno proposto un pagamento dilazionato e la Fiorentina ha mostrato un certo scetticismo. E, quello che filtra dal giocatore, è che la società viola non si fidi totalmente degli investimenti a lungo termine del Milan.

Kalinic adesso si trova a Firenze e nelle prossime ore, a meno che non venga trovato l’accordo fra le parti, tornerà in Croazia. Il ragazzo vuole solo il Milan ed è ancora sicuro che alla fine prevarrà la sua volontà.