BOJINOV, E' tempo di smettere di fare le bizze
Diciamocelo chiaramente, Firenze, la Firenze sportiva, non perderà il sonno se Valeri Bojinov deciderà di andarsene. Perché il bulgaro, ormai, ha perso qualsiasi attrattiva nei confronti del suo pubblico. Passato e futuro. Quello stesso pubblico che un tempo lo accolse come il salvatore della patria, stagione 2004/2005, e che si è visto tornare indietro soltanto sparate contro l’allenatore, persino contro il presidente allorché fu subito gettato nella mischia Jimenez a discapito dello scalpitante Bojinov, e dichiarazioni d’amore alla “Vecchia Signora” salvo rimangiarsi tutto.
I tifosi della Fiorentina, ormai, sono più che abituati alle tentennanti prese di posizione del bizzoso campioncino. Amo la Juve, la Juve non mi considera, voglio tornare a Firenze, non accetto il contratto, vado, resto. Coloro che stanno crescendo insieme al progetto viola, l’abbiamo anche già scritto, lo stanno facendo perché credono negli investimenti dei Della Valle, nelle visioni di Corvino, e nello scacchiere di Prandelli.
Chi non ci vuole credere è liberissimo di accasarsi altrove, ma senza sollevare un polverone che con l’afa di questi tempi mal si sposa. Bojinov aveva ricevute garanzie tecniche, e contrattuali, ma non le ha ritenute idonee. Adesso dovrà cercarsi un’altra destinazione. Fin qui tutto normale, nel calcio come nella vita capita di non accordarsi, ma, per favore, qualcuno s’incarichi di raccontare al bulgaro che da queste parti si riesce a prendere sonno anche sena le sue giocate. Passate e presunte, perché poi, al di là delle parole portate via dal vento, con la maglia viola Bojinov ha davvero impressionato molto poco. Piantino in Primavera incluso.
Quel che Bojinov proprio non ha mai inteso, è la veracità della piazza che lo aveva accolto, il calore con il quale era pronta a riempirlo d’affetto lanciandolo nell’Olimpo dei campioni viola. Ebbene, di fronte a sì tanto spreco sfidiamo chiunque a mantenere la pazienza. Bojinov non vuole Firenze, e nemmeno colui che lo scoprì dal niente. Ok, nessun problema. Firenze, e il suo ex-mentore, se ne faranno una ragione.
E, lo ribadiamo, al mattino si sveglieranno comunque vogliosi di andare avanti e crescere. Qualcuno lo spieghi al “Bojo” affinché i suoi pianti mediatici non infastidiscano più tifosi fin troppo impegnati a immaginare un futuro davvero eccitante. Rigorosamente di colore viola.
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