BELLINAZZO A RFV, Vi spiego i diritti tv e i parametri Uefa dell'indebitamento
I giornalista de Il Sole 24, Marco Bellinazzo, ha parlato ai microfoni di Radio Firenzeviola durante "Social Club" per parlare di diritti tv e dei 55 milioni che prende la Fiorentina: "Sono il frutto dei parametri fissati dalla legge Melandri e successive modifiche: il 50 per cento è ripartito in parti uguali tra i 20 club, il 20% per bacino di utenza di cui l'8 per Auditel e 12 per numero spettatori paganti perciò gli stadi più capienti sono avvantaggiati, l'altro 30 è legato al merito sportivo di cui il 5 in base ai risultati internazionali storici, il 10 degli ultimi anni e il resto in base alla classifica, per questo si spiega perché la Juve abbia preso poco o il Napoli abbia preso meno dell'Inter che ha un bacino d'utenza maggiore. La differenza è di tre, viaggia tra gli 80 milioni di chi incassa di più e 30 di chi incassa meno; la Fiorentina è in mezzo. In Premier la differenza è ridotta rispetto all'Italia, non supera mai il doppio".
Perché alla fine un club virtuoso è penalizzato rispetto a chi ha debiti? "Il parametro dell'indebitamento per la Uefa non è centrale, se quel club riesce a stare nei paletti del massimo deficit consentito può continuare ad operare. Ad esempio l'Inter ha un deficit che deve essere ridimensionato e Nyon l'ha messo sotto tutela mentre la Fiorentina ha margini per fare investimenti e indebitarsi in alcuni anni. Il brand Fiorentina può portare ricavi in più grazie al Viola Park, al poter crescere talenti, e poi dall'impianto rinnovato i ricavi sono destinati ad aumentare".
Stadio importante? "Ho apprezzato molto che Commisso abbia parlato subito di centro sportivo e stadio visto che strutture sono centrali in America ma le problematiche sono note e anche i grandi club come Milan e Inter hanno un gap con le big europee che incassano oltre 100 milioni solo dallo stadio. Per questo serve un piano stadi, anche la Turchia ne ha migliori rispetto all'Italia grazie a 3 miliardi di investimento di Erdogan. Bisogna superare le problematiche nazionali e locali, con gli enti che tentano più di ristrutturare. Ma in caso di restyling non dà la soluzione"