LA FIORENTINA NON E’ IN VENDITA: ECCO TUTTI I PERCHE’. ADV NON BADA AGLI STRISCIONI. SOUSA, LA FORMAZIONE ANTI-GENOA. BABA E’ MATURATO. STASERA IL TORRINO A ROSSI. GIOVEDI’ PARLA KUBA. PRONTI ALTRI RINNOVI.

08.09.2015 00:00 di  Enzo Bucchioni  Twitter:    vedi letture
LA FIORENTINA NON E’ IN VENDITA: ECCO TUTTI I PERCHE’. ADV NON BADA AGLI STRISCIONI. SOUSA, LA FORMAZIONE ANTI-GENOA. BABA E’ MATURATO. STASERA IL TORRINO A ROSSI. GIOVEDI’ PARLA KUBA. PRONTI ALTRI RINNOVI.
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© foto di Federico De Luca

Dopo gli striscioni allo stadio e le perplessità di una parte della tifoseria sulla campagna acquisti, ecco puntuali le voci di una possibile-probabile cessione della Fiorentina.

Ieri il tam-tam ha imperversato e non solo a Firenze, dall’Alpi alle Piramidi, direbbe il poeta. Voci talmente forti che hanno costretto a dire la sua anche Clemente Mastella, una delle persone più vicine a Diego Della Valle

Se avessimo il gusto del complottismo, potremmo usare una definizione cara a certe sentenze della magistratura . Ma noi, invece, riteniamo che questi episodi e certe voci, non siano collegabili e dietro non ci sia un disegno per stancare i Della Valle, far saltare i nervi e portare a un graduale disimpegno dalla Fiorentina .

E allora per cosa si parla?  O per chi?

Prendere oggi una società di mezzo come la Fiorentina, né troppo importante per poter fare utili in caso di gestione oculata, né medio bassa con costi di gestione relativi, e mantenerla nelle zone alte della classifica (comunque in Europa) impone spese superiori ai ricavi. A chi può convenire?  E in città, poi, non c’era e non c’è nessuno che smania per regalarsi il amato o preferito. Diciamo questo pensando a una logica imprenditoriale di una possibile acquisizione.

Analizzando poi la situazione contingente, le ultime mosse dei Della Valle, queste non lasciano il minimo dubbio: gli industriali marchigiani pensano ancora alla Fiorentina e stanno facendo programmi futuri, nessun disimpegno in vista.

Intanto è stato potenziato il management e non è poco. Poi, di recente è stata creata una sezione femminile della Fiorentina, prima società in Italia. In sede di mercato negli ultimi giorni sono stati rifiutati 12 milioni del Napoli per Vecino  e dieci del Tottenham per Ilicic. Se un presidente come Adv avesse in animo di vendere, questi due colpi li avrebbe portati a casa andando così a coprire l’esborso di 20 milioni fatto di tasca sua appena in primavera. Invece il presidente onorario è motivato e dopo l’amarezza di un’estate difficile per i numerosi episodi negativi ed alcuni errori marchiani fatti in società (Salah, Milinkovic…), ha ritrovato la voglia di lottare e soprattutto di vincere. Adv ha ricominciato a parlare di un trofeo che manca nella sua bacheca, sfiorato in alcune occasioni, mai portato a casa in tredici anni di gestione.

Insomma, anche se nel calcio ci sta tutto, le voci di cessione non tornano e agli striscioni negativi ormai Adv fa sapere di essere più che abituato e di tenerli nella considerazione che meritano. E se la minoranza comunque conta e va rispettata, non può certo incidere più di tanto.

Quello che resta, palpabile, è l’affetto della stragrande maggioranza della tifoseria e l’ennesima dimostrazione di vicinanza degli appassionati che hanno sottoscritto quasi 23 mila abbonamenti. Tanti. Se pensate che il Bologna, società che potrebbe essere affine per molte ragioni, di abbonati ne ha soltanto 13 mila, vi rendete conto di quanto Firenze ami la Fiorentina e la città sia vicina, nella fattispecie, a questa Fiorentina.

Certo, tutto si può far meglio, tutto è migliorabile, ma crediamo che oggi sia difficile trovare una proprietà solida e seria come questa (andate a vedere chi investe in società della serie A anche molto importanti e vi turberete), ogni alternativa (ci fosse) potrebbe rivelarsi un salto nel vuoto.

Ora, mettendo da parte voci e perplessità, per fortuna si torna a giocare e parliamo di calcio. Sousa ha studiato molto il Genoa, una squadra difficile da affrontare, che sa attaccare e ripartire. Ma la Fiorentina deve cancellare subito il brutto secondo tempo di Torino per riprendere il filo del nuovo gioco e rimettere in pratica la mentalità vista con Barcellona, Chelsea e in campionato con il Milan. Sousa sta preparando qualche correttivo anche alla luce degli impegni con le nazionali di ben dodici viola. I test atletici che saranno effettuati da mercoledì, chiariranno gli ultimi dubbi al tecnico. I moduli tattici sui quali lavora sono l’ormai classico 3-4-2-1 visto nelle due gare iniziali, ma anche il 4-2-3-1. Quest’ultimo, più offensivo, forse si vedrà quando i tre trequartisti saranno più in forma e soprattutto quando sarà pronto Kuba, banalmente Biasci. Contro il Genoa ci potrebbe essere il lancio di Babacar che ha lavorato molto sulla velocità e sta entrando in forma dopo una preparazione difficile, e forse di Astori che è arrivato in ritardo di condizione e in queste due settimane ha cercato di recuperare. Baba dovrebbe partire dall’inizio. Vedremo, ci sono ancora quattro giorni di allenamenti. Baba, comunque, in una bella intervista al Corriere Fiorentino, ha dimostrato di essere arrivato a un ottimo grado di maturità nonostante l’età ancora giovane. La concorrenza di Kalinic di sicuro lo sta stimolando e gli farà bene, i giocatori più esperti attorno servono a crescere. Ha capito che questa Fiorentina è la sua grande occasione per lasciare l’eterna promessa e diventare un giocatore vero.

Come dicevamo, forse partirà dall’inizio. Più difficile vedere Pepito Rossi nella formazione base perché il piano di completo recupero prevede ancora l’ingresso a partita in corso, quando gli avversari sono più stanchi. Il top della condizione Rossi dovrebbe ritrovarlo in ottobre dopo lo stop per la Nazionale. E nessuno ha fretta o gli mette fretta.

A proposito di Rossi, a dimostrazione di quanto sia nel cuore di Firenze, questa sera in San Frediano assieme ad altri premiati, riceverà il Torrino d’oro, l’ambito riconoscimento che ogni anno va a personalità che onorano il nome di Firenze. A festeggiarlo ci saranno più di mille persone. L’anno scorso il premio andò, fra gli altri, a Borja Valero.

Aspettando a riparlare di mercato e per non sparare nomi nel mucchio, possiamo soltanto ribadire e lo abbiamo già scritto, che la Fiorentina ha già comprato un difensore che non poteva venire ora, ma arriverà a gennaio. Presto riusciremo a scoprire chi è, ma purtroppo non é Zouma del Chelsea bloccato da Mourinho e già chiesto dai viola in estate nel quadro della vicenda Salah. Ormai Zouma è un quasi-titolare nonostante i 21 anni da compiere. E anche se la causa con l’egiziano che sarà discussa a dicembre dalla Fifa dovesse imporre un risarcimento ai viola, non sarà il difensore francese. Ma c’è tempo per il mercato e per capire le eventuali esigenze di Sousa.

Preferiamo parlare dei nuovi e dopodomani, giovedì, sarà presentato il polacco Kuba Blaszczykowski, anche lui reduce dalle gare con la sua nazionale, (Kuba è tornato al gol con la sua Nazionale, giocando un tempo e mezzo a buoni livelli) che dovrebbe prendere contatto con i campini e il gruppo già stasera. Anche lui ha bisogno di lavorare essendo finito in rotta di collisione con il nuovo tecnico del Borussia e avendo così giocato poco in questo inizio stagione. Sulle qualità nessuno discute, giovedì spiegherà perché ha scelto Firenze.

Chiudiamo con i rinnovi che sono diventati importanti come nuovi acquisti. Sapete che il diciassettenne Dhiakate ha già firmato, sul contratto di Mati manca solo la firma, ma tutto è ok, per Alonso si dovrebbe stringere in settimana. Poi si passerà a Tomovic, l’ultimo (per ora)  del robusto taccuino di Rogg e Pradè.

@enzobucchioni