DELLA VALLE, ALTRO FORFAIT: È IL MOMENTO DELLA CHIAREZZA. E L'INQUIETO SOUSA SOLO SU QUESTO HA RAGIONE. INTANTO CORVINO DOPO TOLEDO CERCA DI PORTARE A CASA UNO FRA GONZALEZ, VAN BEEK E FEJSA. ROSSI COSA VUOLE, IL POSTO DA TITOLARE? ASSURDO

19.07.2016 00:00 di  Enzo Bucchioni  Twitter:    vedi letture
DELLA VALLE, ALTRO FORFAIT: È IL MOMENTO DELLA CHIAREZZA. E L'INQUIETO SOUSA SOLO SU QUESTO HA RAGIONE. INTANTO CORVINO DOPO TOLEDO CERCA DI PORTARE A CASA UNO FRA GONZALEZ, VAN BEEK E FEJSA. ROSSI COSA VUOLE, IL POSTO DA TITOLARE? ASSURDO
© foto di Federico De Luca

C’è gente che non avendo notizie dai tempi delle guerre Puniche, continua a fare ossessivamente ipotesi su quando e come Andrea Della Valle arriverà a Moena pensando (tra l’altro) interessi a qualcuno. Sul come arriverà siamo tutti d’accordo, almeno questa non la toppano: arriverà in elicottero. 

Per il resto doveva già esserci la settimana scorsa, poi la sera della presentazione, infine ho letto che di sicuro arriverà in montagna tra oggi e domani. Balle. Ci sta anche che non arrivi, ha molti impegni di lavoro, o al massimo lo farà venerdì. Posso dire un brutale chissenefrega? 

E’ vero che alcuni vivono per fare una domanda al famoso di turno, bianconero o juventino che sia (ebbene sì, anche juventino) solo per dire , ma a tutto c’è un limite. Cosa potrà raccontare e cosa potrà fare Andrea Della Valle a Moena?

Se è per lo stanco rituale degli anni scorsi probabilmente nulla. Per parlare con Cognigni, Corvino, Rogg o Sousa hanno inventato da tempo i telefoni, se li vuol guardare in faccia ci sono le videochiamate. E’ vero, come diceva mia nonna buon’anima, che l’occhio del padrone ingrassa il cavallo, ma qui il problema è che il cavallo non c’è.

Da Andrea Della Valle mi aspetterei, invece, un momento di assoluta chiarezza, una sorta di outing, cosa che probabilmente non farà mai. Questa società che sta lavorando bene da anni e non mi rimangio quello che ho sempre sostenuto con forza, è giunta a un punto di non ritorno. 

Se arrivi tre volte quarto e una quinto e il livello di calore e di amore della tua tifoseria sta toccando minimi storici, a volte anche rasentando l’apatia sportiva, servirebbero un profondo bagno di umiltà e di assoluta chiarezza. Cristallina. Diamantina. Di roccia. Ma per fare certe cose ci vuole coraggio e Adv forse non ce l’ha o non lo vuole trovare.

I tifosi hanno capito la cosa che fa male: questa società non può dare di più. Non è in grado di alimentare sogni e passioni. E vivere lo sport come un limbo, è la cosa peggiore.

Adv dovrebbe dire che un altro giocatore del livello di Mario Gomez (nel senso di campione) non arriverà mai più, che trenta milioni di passivo sono tanti. Troppi. Che la Fiorentina punta sui giovani, sta pensando a un calcio diverso e divertente, in grado di dare comunque soddisfazioni e gioia. Forse chiedo troppo. Forse per chi parla sempre di trofei non è facile trovare altre parole.

Certo che, aspettando qualche giocatore vero da dare a Sousa, questo limbo piace poco. Forse anche allo stesso Adv che non va a Moena perché un po’ di apatia la sente addosso anche lui.

Nel vedere le locandine dei giornali sul figlio di Chiesa, con tutto il rispetto per il grande babbo e un ragazzino molto bravo, quando una volta si facevano su Socrates, Batistuta e Rui Costa, qualche retropensiero ti viene.

Non mi permetto di suggerire a Adv neppure una parola, con tutto quello staff di comunicatori che ha, a cominciare da tale Sem Moioli che non conosco quindi potrebbe essere anche un genio, ma i temi giusti da trattare e le cose adatte da fare per provare gradualmente a riscaldare la piazza ci sono e sono tanti.

Cuore e passione, Adv ricordi solo queste parole. Nei miei primi anni da cronista in viola ho assistito pure a un mercato fatto con Ricciarelli dello Spezia e Bruzzone della Reggiana, eppure al debutto estivo di Viareggio la gente correva come andasse a vedere la finale di Champions. Adv si faccia spiegare perché e ricominci da lì. Un altro calcio è possibile, Firenze va capita, fate uno sforzo.

Ma spiegatelo anche a Sousa. Non mi è piaciuto il suo inizio verbale, come non mi era piaciuto il finale dello scorso campionato. Cosa vuole? 

Pensare ad allenare i giocatori che ci sono è un dovere e un obbligo, sottolinearlo in conferenza stampa diventa un’ironia gratuita. E stia tranquillo, nessuno gli chiederà mai di vincere lo scudetto, ma solo di lavorare con lo slancio di sempre e non con il rimpianto più o meno velato di non essere riuscito a liberarsi del contratto con la Fiorentina. Corvino la squadra la farà e sarà in linea con quelle degli ultimi anni, se avrà fortuna anche più forte. Sousa voleva un referente tecnico? 

L’ha avuto, è uno dei migliori. Non capisco quali altri problemi lo angustino e solo su una cosa, come detto, gli do ragione: ci vuole chiarezza sugli obiettivi della società.

Gli obiettivi di Corvino ora sono quelli conosciuti. Vuol prendere un centrale di difesa, ruota attorno all’olandese Van Beek, a Fejsa del Benfica, Gonzalez del Palermo e qualche altro che conosce solo lui.

Mi ero ripromesso di non partecipare al "festival del mercato" e non lo faccio non perché non voglio sbagliare (farei un altro mestiere) ma soltanto perché con Corvino è inutile. L’ultimo colpo si chiama Toledo, prima della firma sul contratto non l’aveva scritto nessuno e non lo conosceva nessuno. Un po’ come Diks. Mi aspetto una roba del genere anche per il centrale difensivo che dovrebbe arrivare a ore. In attesa, di questo Toledo parlano tutti benissimo. Diamogli tempo per capire il calcio italiano, è giovane, poi vedremo.

Nel frattempo leggo meraviglie di Pepito Rossi. Sono contento per lui, un po’ meno per chi omette di sottolineare come Pepito sia un brevilineo rapido, un tipo che va in forma prima degli altri e, soprattutto, che difese ha trovato davanti. Detto questo spero davvero che sia tornato quello di due anni e mezzo fa, lo spero soprattutto per lui che è un bravo ragazzo e vive di calcio. Mi ha fatto male, però, il rifiuto dell’altra sera, non volere salutare i tifosi è qualcosa che mi sfugge. Firenze l’ha aspettato e adorato, la Fiorentina l’ha pagato per due anni senza giuocare, se è ancora offeso per la stagione scorsa, vada a rivedersi come giocava. E se, invece, per rimanere in viola vuole la garanzia del posto da titolare fisso, forse vive per il calcio anche troppo. Spiegategli che non funziona così. Comunque la Fiorentina non si fa mancare niente, un caso Sousa, un caso Rossi, perfino un caso Panico. Tra il caso e il caos.