BANALITÀ E CIALTRONERIE
Ascolto e leggo che la Fiorentina ha iniziato bene la stagione, che contro la Lazio poteva stravincere ma ha perso, che a Napoli Mihajlovic è stato grande, ascolto e leggo che intorno alla Fiorentina è tornata l'allegria, se non già l'euforia, ascolto, addirittura, che a tratti la Fiorentina di Mihajlovic gioca a calcio meglio della Fiorentina di Prandelli e l'opinione di chi lo dice viene persino presa sul serio, leggo che esiste una tabella precisa e dettagliata sugli orari serali della squadra come se, fino a ieri, i giocatori della Fiorentina aspettassero l'alba in giro con la caipirinha in mano, come se ai tempi di Prandelli tutti se ne fossero stati rintanati in casa. Ascolto fior di dibattiti incentrati sul fatto che se, fossero arrivati i tre punti con la Lazio la classifica sarebbe stata splendida, che è come dire che se il Parma avesse vinto a Firenze la classifica sarebbe stata terribile. Fra cialtronerie e banalità molto importanti sono i numeri, e l'uso che se ne fa. La Fiorentina ha sette punti, due vittorie, un pari e due sconfitte. Equilibrio apparentemente perfetto ma purtroppo con squadre a lei teoricamente simili, Udinese, Napoli e Lazio il bilancio è di un pari due sconfitte, un gol fatto e quattro subiti. Perfettamente in linea con la peggior tradizione viola e, en passant, i trionfi sono arrivati contro un Bologna in evidente difficoltà tecnica e un Parma senza il suo miglior giocatore, Giovinco. Adesso arriva la sfida di Cesena, contro una squadra che non vale la sua classifica, che ha un disperato bisogno di punti e avrà Mutu nel suo ruolo. Viste le ambizioni europee della Fiorentina a Cesena servirebbe la vittoria, già conquistata sul sintetico da Lazio e Napoli, perché in caso di pareggio il bilancio diverrebbe di due soli successi su sei gare , un po' pochi. In caso di sconfitta non ne parliamo, la Fiorentina avrebbe perso metà delle gare disputate. Chi sostiene che la Fiorentina è partita così bene forse prende a parametro il disastroso avvio dello scorso anno quando Mihajlovic si e ci regalò addirittura l'ultimo posto dopo la gara di Genova. Ci sarebbe poi da parlare dei giovani, che servono a provare a vincere il campionato primavera o che sono letteralmente spariti. Romizi, ad esempio, era un nazionale under 21, a Firenze semplicemente non esiste (avrà mica il procuratore sbagliato?). Infine la nota positiva. Mi stanno piacendo molto i Della Valle. La cittadella è cosa concreta su basi solide e propositive, Diego pensa in grande e flirta con Renzi, Andrea sta ritrovando passione e voglia di esserci. E' questo ciò che rasserena di più (ricordate quando con Prandelli si diceva che squadra e società andavano a due velocità? Ecco ora l'equilibrio rischia di invertirsi) e, francamente, avevano ragione loro (i Della Valle) anche quando a Firenze non venivano perché, è dimostrato, per le esigenze di Firenze bastano e avanzano i loro comunicati.
Leonardo Petri