ADV A MOENA MENTRE REGNA L'IMBARAZZO NEL MERCATO DELLA FIORENTINA. CORVINO A MANI VUOTE A CENTROCAMPO E IN ATTACCO A UN MESE DALLA FINE. PIOLI, LA SQUADRA E FIRENZE MERITANO DI PIÙ: PROMESSE AI TIFOSI MA SERVONO I FATTI. OGGI SERVONO DOMANDE SCOMODE
Alla fine, anche un po' a sorpresa, nel ritiro di Moena è arrivato anche Andrea Della Valle, insieme a Mario Cognigni, per far visita alla squadra e a Stefano Pioli. Una semplice toccata e fuga che si concluderà con la conferenza stampa del patron nella giornata di oggi e chissà come risponderà alle domande che gli verranno poste, soprattutto se dovessero essere scomode. Devono esserlo, perché sono anni che ADV non si concede alla stampa e per questo tutti i dubbi devono essere posti alla sua attenzione, perché nessuno può sapere se e quando ci sarà un'altra occasione come questa. Lo stesso Andrea Della Valle ha fatto anche alcune promesse ai tifosi presenti in Trentino, annunciando di fatto "due o tre colpi" sul mercato, ma più che le parole servono i fatti, perché il clima che si respira sulle Dolomiti è favorevole anche alla proprietà, mentre a Firenze ci sono tante domande in attesa di risposte. Una su tutte è quella legata alla voglia della società di rimettersi in gioco davvero, tornando a far sognare una città che è in balia del caos relativo al calciomercato: dal giorno del comunicato della messa in vendita del club non ne è mai arrivato un altro che spiegasse alla città e al popolo viola che la situazione fosse rientrata e questa deve essere la prima vera risposta che ADV dovrà dare a tutti. La seconda riguarda gli obiettivi della stessa Fiorentina. Si è parlato a lungo della volontà di poter vincere qualcosa, di poter tornare a confrontarsi con le migliori squadre d'Europa in Champions League, ma i fatti parlano d'altro, visto che la rosa a disposizione di Pioli non è all'altezza dei proclami del passato e servirebbe uno sforzo non indifferente per provare a ridurre il gap con le prime della classe in Serie A. Anche lo stesso tecnico gigliato è apparso, secondo le indiscrezioni provenienti da Moena, abbastanza turbato dalle ultime settimane di mercato e proprio questo avrebbe spinto Andrea Della Valle a partire per Moena, per parlare in prima persona con l'allenatore e il suo staff e magari anche con qualche giocatore, per rassicurare su ciò che succederà da qui al prossimo 18 agosto, data della fine della finestra estiva.
Passano i giorni ma non si muove niente, o quasi. Il mercato della Fiorentina è fermo, a parte due semplici strappi non ha subito una vera e propria accelerata e le vicende legate a Mario Pasalic e Marko Pjaca fanno veramente riflettere. Stefano Pioli è stato chiaro, la rosa a sua disposizione è incompleta, ma nel frattempo sono trascorse altre due settimane nelle quali è arrivato soltanto Federico Ceccherini, un difensore che almeno in partenza non sarà un titolare. Serve qualcosa in più, serve, ancora una volta, chiarezza, perché non è cambiato niente negli ultimi mesi e anche le parole di Pantaleo Corvino il giorno dopo la fine del calciomercato invernale non hanno trovato le giuste conferme. Il direttore generale viola, nella conferenza stampa di presentazione di Diego Falcinelli e Bryan Dabo affermò: "Oggi abbiamo un attivo che da domani ci permette di poter comprare senza dover prima vendere", e chissà quel "domani" quando arriverà, perché sicuramente adesso le cose sono messe in modo diverso. È vero, in questa finestra di mercato la società ha speso, acquistando Alban Lafont per 8,5 milioni di euro, David Hancko per 3,7 e Federico Ceccherini per 3, oltre che riscattando German Pezzella per 10 milioni di euro, ma se ci guardiamo intorno possiamo notare come anche i club più piccoli abbiano la possibilità di chiudere operazioni importanti, diversamente da ciò che può fare il club gigliato. Gli 8 milioni di euro per il riscatto di Riccardo Saponara erano già stati accantonati, possibile che non si sia riusciti a fare lo stesso con quelli per il centrale argentino? E se davvero non è stato così che senso ha avuto presentarsi di fronte ai microfoni per affermare che la Fiorentina non avrebbe avuto bisogno di cedere giocatori, pur sapendo che gran parte del budget sarebbe stato destinato proprio al Betis per il cartellino del neo capitano? Dubbi che difficilmente riusciamo a risolvere, e a 30 giorni dalla fine del calciomercato restano due caselle fondamentali da riempire e la sensazione è che senza almeno una cessione eccellente difficilmente potranno essere colmate con acquisti che possano migliorare la rosa, come espressamente richiesto da Pioli.
Intanto a Moena la preparazione va avanti, con il sorriso sui volti dei giocatori che rappresentano la vera nota positiva del momento. In attesa della sentenza del TAS di Losanna che arriverà nella serata di domani anche i tifosi, accorsi ancora una volta in massa nel ritiro in Trentino sono il bello di questa situazione che a tratti appare paradossale. La strategia è assente, sembra, ancora una volta, che il mercato si debba fare soltanto cercando di cogliere le occasioni, ma tutti, dai giocatori, all'allenatore, fino all'intero popolo viola, meritano di più. Meritano la verità, meritano che venga detto tutto, fino in fondo. Ogni anno ci troviamo di fronte alla solita storia, senza che ci sia davvero una finestra di trasferimenti nella quale tutto fili liscio e anche le tante voci che si sono susseguite sui vari Pjaca e Pasalic non si sono trasformate in realtà. Servono i fatti adesso, servono i colpi, per non ritrovarsi all'inizio del campionato con una squadra incompleta: perché è vero che i big non sono stati ceduti ma è altrettanto vero che tutti si aspettavano qualcosa in più, con la speranza di poter essere smentiti nelle prossime settimane, magari già da oggi, quando Andrea Della Valle parlerà di fronte ai microfoni e alle telecamere senza che le sue parole possano essere travisate.