DI LIVIO, Il mio cuore è giallorosso
L'anticipo serale del sabato offre una 'classica': Roma-Juventus. Una partita segnata dalle tante assenze che però stuzzica la fantasia di tifosi e addetti ai lavori. Per approfondire meglio le tematiche di questo match, Calciomercato.it ha intervistato in esclusiva Angelo Di Livio, romano e tifoso giallorosso con un'importante esperienza alla Juventus dal 1993 al 1999, contraddistinta dalla conquista della Champions League nella finale di Roma del 1996 contro l'Ajax.
Angelo, sei cresciuto nelle giovanili della Roma ma non ha mai giocato con la maglia della prima squadra. Sei ancora un tifoso giallorosso?
"Sempre, resto sempre tifoso romanista. Questo non l'ho mai nascosto, nonostante la mia professione".
Dopo tanta gavetta, approdi nella Juventus vincendo praticamente tutto: che esperienza è stata?
"Indimenticabile, penso che ogni calciatore vorrebbe indossare la maglia bianconera e io sono onorato di aver giocato con la Juventus. Insieme ci siamo tolti tante soddisfazioni".
Che rapporto avevi con Lippi?
"Fantastico, molto sincero e bello: con lui abbiamo conquistato molti trofei".
Domani sera Roma-Juventus, che questa volta fa parlare molto di più per gli infortunati.
"Sì, peccato perchè al completo le due squadre potevano offrire un grandissimo spettacolo. La Roma è molto rimaneggiata, è un vero peccato. Penso che sarà una partita molto tattica, l'importante sarà non prenderle e cercare di portare a casa un risultato positivo".
Quali potrebbero essere i giocatori in grado di decidere il match?
"Vucinic e Del Piero potrebbero essere le armi a disposizione dei due tecnici".
Il tuo pronostico?
"Ovviamente mi auguro che vinca la Roma, però è difficile fare un pronostico secco".
Dove possono arrivare le due squadre?
"I bianconeri hanno ancora la Coppa Italia, un trofeo importante che potrebbero raggiungere. Per quanto riguarda la Roma, purtroppo è rimasto solo il quarto posto. Deve cercare di arrivarci in tutti i modi, perchè è troppo importante conquistare un posto in Champions League. Lo scudetto? Penso sia difficile per la Juventus raggiungere l'Inter".
Dopo anni di scontri dialettici, Roma e Juventus adesso sembrano alleate: una situazione nuova.
"Forse è arrivato il momento di avere buoni rapporti, anche perchè soprattutto negli ultimi anni sono diventate due società molto simili, molto rispettose tra loro".
La sfuriata di Mourinho ti è sembrata esagerata?
"Molto. Bisogna sempre cercare di non creare problemi e polemiche. Mourinho, secondo me, è andato a mettere il naso in altre squadre e questo non è giusto".
Mercato: la Juventus è alla ricerca del nuovo Nedved. Si fanno i nomi di Silva, Ribery, Diego e tanti altri: quale può essere il nome giusto?
"Giovinco, senza dubbio. Il nuovo Nedved a Torino ce l'hanno già".
Capitolo Fiorentina, una squadra che ha segnato una buona parte della tua carriera. Ti sembrano giuste le critiche delle ultime settimane?
"Non credo siano giuste, anche perchè la Fiorentina è ad un passo dal quarto posto. Forse ha disputato ultimamente qualche partita non all'altezza, ma è una squadra che lotterà fino alla fine per un posto in Champions League".
Per concludere: dopo l'esperienza nelle giovanili della Roma come tecnico, continui ad occuparti di giovani?
"Sì, mi occupo soprattutto dei giovani e dirigo una scuola calcio a Roma (Polisportiva Delle Vittorie, ndr). Cerco di mettere la mia esperienza al loro servizio. In più, collaboro con la Nazionale di Marcello Lippi".