FANTACALCIO, Top e Flop del week-end
Pato e Inzaghi sono infatti i migliori di giornata e trascinano una squadra ben assortita con due giocatori del Genoa, uno del Chievo, uno del Palermo, uno dell'Atalanta, due della Juve e uno della Roma. Ma vediamo nel dettaglio le formazioni promossi e bocciati.
Sotto con i Top 11, quindi. In porta il migliore è stato il rossoblu di Gasperini, Rubinho. Le sue parate contro il Cagliari, buone per tre punti da Champions, sono valse al brasiliano un sette tondo tondo in pagella. Novità assolute nella difesa a tre, composta dal danese Kjaer, già presente in passato (9), e dalle new entry Frey (7,5) e Tonetto (8,5).
Molta Juve a centrocampo, dove spiccano il mini-bomber Giovinco (12,5) e Salihamidzic (10,5). Pirlo, in rete su rigore a Siena, si rivede tra i migliori dopo una serie di prestazioni non all'altezza (10,5), mentre la rete di Olivera a Cagliari vale all'uruguayano un bel 10,5.
Infine le punte. Pato e Inzaghi, come detto, volano rispettivamente con 14 e 14 punti e mezzo. A completare il tridente ci pensa l'atalantino Floccari: doppietta e 13,5. Ecco, in sintesi, la Top 11:
(3-4-3): Rubinho; Frey, Kjaer, Tonetto; Salihamidzic, Pirlo, Olivera, Giovinco; Pato, Floccari, Inzaghi.
Dai migliori ai peggiori, dove è invece il Lecce a farla da padrone. In porta il giallorosso Rosati conquista uno zero inedito, frutto dei cinque gol subiti a Palermo. Due quattro bi-partisan per i "romani" Motta e Siviglia inaugurano la difesa disgraziata della settimana, che Basta, voto 4,5, completa degnamente.
In mezzo al campo Kolarov, voto 3 (espulso), strappa la palma del "migliore" a Tiago (3,5). Muntari e Vives, entrambi 4,5, chiudono la linea di centrocampo. Infine gli spuntati: Mutu, in pessima giornata a San Siro contro l'Inter, è l'attore protagonista del "questo lo segnavo pure io". Esibizione da Oscar e 4,5 in pagella. Ai suoi lati il bolognese Adailton (5) e il senese Amoruso (5). Questa la Flop 11:
(3-4-3): Rosati; Basta, Siviglia, Motta; Muntari, Tiago, Vives, Kolarov; Adailton, Mutu, Amoruso