DALLA POLONIA, Il Franchi cade a pezzi: il report
"Rovina - dice qualcuno. Monumento - per altri. Casa, dice un altro gruppo. Lo Stadio Artemio Franchi di Firenze può essere descritto con ognuna di queste parole. Ricorda i Mondiali prebellici. Ha ospitato artisti e giocatori di rugby. È persino sopravvissuto a una visita UFO. È un simbolo e un monumento, ma soprattutto un pomo della discordia- in occasione della visita dei suoi inviati polacchi per Fiorentina-Lech Poznan, Weszlo.com, testata online polacca che si occupa di sport, ha descritto le criticità dello stadio Artemio Franchi.
Uno sguardo dall'esterno fatto dalla stampa polacca, che affidandosi a quanto visto ed ai pareri dei colleghi italiani, disegna un quadro piuttosto squallido. Ecco qualche passaggio dell'articolo di Weszlo.com: "Sia da un punto di vista commerciale che per ragioni tecniche, l'esistenza dello Stadio Artemio Franchi nella sua attuale forma è semplicemente indifendibile. Il sogno americano di Commisso è difficile da realizzare sul suolo italiano. Il presidente della Fiorentina sosteneva che la chiave del suo successo fosse la facilità e la libertà di investire che gli dava la terra al di là dell'oceano. Rocco imparò presto le difficoltà dell'Italia, soprattutto quando si parla di investimenti".
I cronisti polacchi si stupiscono delle difficoltà logistiche trovate dalla proprieta americana, ripercorse tutte in questo interessante articolo, e ripartono per tornare a casa con la consapevolezza di aver vistiato un luogo tanto storico per il club quanto anacronistico nelle strutture. "Dopottutto, sembra essere giunto il momento che la Fiorentina abbia una casa che faccia eco ai piani ambiziosi del suo proprietario e ai sogni audaci dei suoi tifosi- concludono.