PROVACI ANCORA LUCA...

05.04.2013 00:25 di  Stefano Borgi  Twitter:    vedi letture
PROVACI ANCORA LUCA...
FirenzeViola.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews

Sarà Luca Toni a sostituire Stevan Jovetic contro il Milan. Se poi Jo-Jo ci vuol stupire con effetti speciali, faccia pure, noi non ci spaventiamo. Anzi... E del resto lo ha fatto capire anche Montella: se bello vuoi apparire, un po' devi soffrire. Ad oggi, comunque, Toni resta in vantaggio. Le alternative? Praticamente nulle: Larrondo, El Hamdaoui... non scherziamo. E poi Luca sa già come si fa. Ricordate come finì il 20 novembre 2005? Doppietta del bomber mondiale, e tutti a casa. Certo, allora Luca non era solo "Toni e furmini", era un uragano, un tornado che soleva abbattersi sui malcapitati avversari. Quel giorno Luca segno' i gol entrambi di testa, inframezzati da un acuto di Gilardino. Alla festa partecipò anche Jorgensen che ad inizio ripresa scaraventò in rete tutta la sua rabbia nordica per il provvisorio 2-1. Era la 12° giornata del "primo" Prandelli show, la Fiorentina veleggiava al secondo posto dall'alto di 8 vittorie, 1 pareggio e due sconfitte. Una di queste gridava vendetta, guarda caso contro la Juve, protagonista ancora Luca Toni che per un ciuffo d'erba fece come Martìn (il monaco, non il danese di cui sopra) e perse cappa e partita. Che fenomeno il LucaToni di quel periodo... con quel 3-1 sul Milan arrivo' a quota 15 gol. Sì, avete capito bene: 15 gol in 12 partite che (facendo un rapido calcolo) componevano la media spaventosa di 1,25 a partita. Fino a realizzarne 31 totali, vincere la classifica cannonieri, aggiudicarsi la scarpa d'oro, diventare campione del mondo con gli azzurri... Insomma, Luca quell'anno non si fece mancare niente. Ora, non pretendiamo di ritrovare lo stesso "LucaToni", la carta d'identità varrà pur qualcosa, però il Toni "made in Montella" ci ha abituato a miracoli assolutamente inaspettati. Già che il ragazzone emiliano sia tornato dagli Emirati Arabi giocatore vero non è poco. Che abbia dimostrato di poter ancora competere ad alti livelli poi... chi l'avrebbe mai detto? Solo così si spiegano i sette gol (tutti fatti in casa, ma se non sbaglio col Milan si gioca al "Franchi" no?) qualche legno colpito qua e là, i tanti assist forniti ai compagni usando il corpo, l'esperienza, il mestiere. E poi all'andata a San Siro c'era anche lui (e non c'era Jovetic), El Hamdaoui entrò dalla panchina (come potrebbe fare domenica) realizzando uno splendido gol...quello del definitivo 3-1. Ecco perchè diciamo: "Provaci ancora Luca", sempre che tu non ti sia scordato come si fa.

BOMBER, CHE PASSIONE - Il nome di "LucaToni" ci stimola un breve excursus sui grandi centravanti che hanno caratterizzato le sfide tra Fiorentina e Milan. Segnatamente all'allora "Comunale", oggi Artemio Franchi. Forse non tutti sanno che, uno dei gol più belli rifilati alle strisce rossonere, lo mise a segno "Paolone" Monelli il 29 settembre 1985. Era la prima Fiorentina di Agroppi,  col numero 3 giocava un arrembante Stefano Carobbi che al 43' scappa a Tassotti e crossa teso per l'accorrente Monelli. Il bomber di Castelnuovo de' Monti anticipa Franco Baresi, e in tuffo realizza il 2-0. Prima di lui un immenso Daniel Passarella toglieva la ragnatela dal "sette" su punizione. Tutto nel primo tempo, tutto sotto la "Fiesole". Due anni dopo Ramon Diaz e Roberto Baggio accesero le luci viola a San Siro, ma stavolta preferiamo concentrarci su prodezze in riva all'Arno. Un pò come Gabriel Batistuta che  contro il diavolo ha dato il meglio di se a San Siro: la tripletta del 26 settembre '98, la doppietta dell'Irina Te Amo... che te lo dico a fare! A Firenze ricordiamo un gol che non evitò la sconfitta nel '95, un altro che invece recuperò il vantaggio di Bierhoff nel '99 (il gol decisivo fu di Heinrich). Uno che non era un bomber, ma che nel Milan trovava il terreno di caccia preferito era Anselmo Robbiati. Per "spadino" tre gol tra il '95 ed il '98, e l'eterna gratitudine del popolo viola. Chiudiamo con la raffica finale:  Baiano (ahimè, "ciccio" segnò anche in quel maledetto 7-3), Enrico Chiesa (che partita il 4-0 del 13 gennaio 2001 con Terim in panchina), Gilardino (più da milanista che da viola). E poi Adrian Mutu, doppietta nel 2006 proprio come il "gila" che (tu quoque?) pareggiò al 91'. E siamo all'ultimo Fiorentina-Milan, datato 19 novembre 2011. Finì 0-0, con 90' di assedio rossonero alla porta di Boruc. Perchè citiamo una partita a reti bianche? Fu la "prima" di Delio Rossi sulla panchina viola, e...da un signor Rossi all'altro. E' di ieri sera la buona nuova di un "pepito" abile arruolato, che torna a sognare da calciatore. A pensarci bene contro il Milan (con o senza Jovetic) sarebbe servito proprio lui... 

GUARDA Il gol di Monelli al Milan il 29 settembre 1985