PARLATENE MALE, MA PARLATENE...
Avete mai provato a chiedere ad un tifoso viola (possibilmente non di primo pelo) qual'è la peggior Fiorentina che abbia mai visto? Lui vi risponderà: quella di Gola e Bertarelli. Eppure la Fiorentina nasce nel lontano 1926, ha da poco compiuto 85 anni di storia, ha disputato più di 80 campionati, più di 2500 partite in serie A... Niente da fare, la peggior Fiorentina è sempre e comunque quella di Gola e Bertarelli. Contestualizziamo il tutto: si era alla metà degli anni '70, presidente Rodolfo Melloni vessillifero di una Fiorentina povera ma bella. A quel tempo c'era Antognoni, in parte Giovanni Galli, e poco altro. Poi arrivavano loro... Gola e Bertarelli, con a ruota Bagnato e Zuccheri, fino a Tendi e Rossinelli. Tutti sinonimi di normalità piuttosto che mediocrità, esponenti illuminati di una Fiorentina volenterosa ma scarsa tecnicamente, che impallidiva di fronte al Torino di Graziani e Pulici e vieppiù alla Juve di Zoff, Scirea, Causio, Tardelli, Bettega, e chi più ne ha... Ma perchè parliamo di due personaggi che, di certo, non aggiungono niente alla gloriosa storia viola? Perchè domani (ci scuserà il buon Steno se festeggiamo il giorno prima, ma da lunedì ci corre l'obbligo di parlare solo ed esclusivamente della nuova Fiorentina di Delio Rossi) è il 66° compleanno di Steno Gola, e noi ne vogliamo parlare rendendo omaggio alla storica maglia nera dei giocatori della Fiorentina (lui più di Bertarelli). Attenzione, non è una presa di giro, nè una mancanza di rispetto, anzi... è un modo per ricordare un personaggio che altrimenti cadrebbe nel dimenticatoio, per celebrare un periodo avaro di soddisfazioni ma allo stesso tempo ricco di amarcord, di episodi, di aneddoti, che testimoniano come il calcio un tempo fosse sacrificio, dedizione alla causa. E quei giocatori (Gola, Rossinelli, Bertarelli, Rossinelli...) per la Fiorentina dettero tutto loro stessi, superando limiti endemici ed evidenti. Come diceva Oscar Wilde? "Parlatene male, ma parlatene..."
Dicevamo di Steno Gola. Giostrava da centrocampista, per la precisione regista, e vestiva un numero otto che avrà tolto il sonno a Claudio Merlo, il suo predecessore. I nostri ricordi su Gola sono in verità sfumati: arrivò nella stagione '76-'77 da Ascoli, voluto fortemente da Carletto Mazzone che lo aveva allenato due anni prima. Dotato di uno scatto sul breve tutto sommato accettabile, pagava una tecnica a dir poco approssimativa (e per un regista è un handicap non da poco). In maglia viola disputò 30 partite in due stagioni con zero gol realizzati. Il campionato '77-'78, poi, lo vide naufragare nel marasma generale (la Fiorentina si salvò solo all'ultima giornata), tanto che l'anno dopo fu venduto in serie C alla Cremonese, dove concluse la carriera. Noi gli facciamo comunque gli auguri di buon compleanno, raccomandandosi di non prendersela. Tanti anni fa (tra il 1946 ed il 1951) al giro d'Italia c'era chi faceva a gara per arrivare ultimo (al "fortunato" veniva assegnata la "maglia nera") e da qui la definizione omonima affibbiata all'ultimo classificato, non importa in quale sport o competizione. Tutti sapevano chi era la "maglia rosa", ma anche chi era la maglia nera... Parlatene male (appunto), ma parlatene. Per concludere, una riflessione. Non sappiamo se possa essere una consolazione oppure una minaccia per Steno Gola ed i suoi accoliti: la Fiorentina di Mihajlovic concorre seriamente per la peggior Fiorentina di sempre, se la gioca con quella di Bruno Giorgi (buon anima, ci perdoni se può...) e di Bersellini. Certamente entra in competizione con quella di Gola e Bertarelli. E sì che dicevano... "beati gli ultimi".