"OCCHI PUNTATI SU..." LA STRANA DOMENICA DEL TANQUE

17.10.2011 00:51 di  Stefano Borgi   vedi letture
 "OCCHI PUNTATI SU..." LA STRANA DOMENICA DEL TANQUE
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Forse sognava per se un finale diverso, forse sognava di correre verso quei "mille" accorsi da Firenze per festeggiare il primo gol in maglia viola, forse avrebbe voluto ripagare in altro modo la fiducia che Mihajlovic aveva riposto in lui. Forse non avrebbe voluto sentire certe dichiarazioni a fine gara (in primis quelle di Jovetic) che piangevano e rimpiangevano Gilardino. Forse questo e forse quest'altro... Una cosa è sicura: il "Tanque" ha trascorso una domenica davvero strana, fatta di riflettori, di erba sintetica, di duelli con la maglia numero 10 (almeno lui, però, non si è fatto espellere...) di occasioni non sfruttate e mancate per un soffio. Sempre con quella spada di Damocle sulla testa...il gol che non c'è, il gol che non arriva. Eppure (e sappiamo di andare controcorrente) il Santiago Silva di Cesena a noi è piaciuto. Il Santiago Silva che ha fatto a sportellate con la difesa bianconera è sembrato un centravanti con tutti i crismi, il Santiago Silva che ha corso a perdifiato, che era il primo a portare il pressing, che ha cercato (spesso trovandolo) il dialogo con lo stesso Jo-Jo, è sembrato elemento adeguato al ruolo per il quale è stato acquistato: quello del vice-Gilardino. Eh già, perchè non vorremmo che nascesse un equivoco sul valore e sulla funzione dell'uruguagio: il Tanque è stato preso come alternativa al bomber di Biella, punto. E non possiamo aspettarci che vinca le partite da solo. Tale incombenza, semmai, spetterebbe allo stesso Jovetic che, dopo il rinnovo milionario ci deve ripagare con le prestazioni sul campo. Spetterebbe a Montolivo, per il quale ci chiediamo a cosa serva schierarlo in queste condizioni. Spetterebbe a Vargas, ma la situazione psicologica del peruviano è a dir poco precaria, da maneggiare con cura. Su Cerci, infine, sospendiamo il giudizio, e concediamo al "Garrincha di Valmontone" una domenica di riposo dopo le fatiche delle ultime settimane.

Ma torniamo al Tanque. Il suo è un caos organizzato, è vero, discutibile anche la tecnica individuale (eh sì che è un sudamericano), in evidente ritardo di condizione (colpevoli alcuni anticipi subiti in prossimità della rete avversaria), ma vivaddio è uno che attacca gli spazi, si propone e detta il passaggio, svaria su tutto il fronte d'attacco cercando (e trovando) l'assist, come quello per Cerci alla mezzora del primo tempo. E poi ha voglia, si butta senza paura nel nugolo degli avversari, ha battuto i pugni sul tavolo per venire a Firenze a giocarsela, contro tutto e contro tutti. Sopratutto, piaccia o non piaccia, Santiago Silva sarà il centravanti della Fiorentina ancora per un mese (il rientro di Gilardino è previsto per il 20 novembre, Fiorentina-Milan...) e merita tutto il nostro aiuto ed il nostro sostegno. Fare diversamente sarebbe come andare contro agli intreressi della Fiorentina. Silva non è Batistuta ma non è nemmeno Dertycia, non è Gilardino ma non è Keirrison. Non è Luca Toni, non è Christian Riganò, ma non è nemmeno Bonazzoli, Cacia, Portillo, Castillo... Santiago Silva, se ben assistito, è un giocatore da Fiorentina. E ricordatevi...non è Santiago Silva detto "El Tanque" il problema della Fiorentina. I problemi, ahimè, stanno da un'altra parte...