TURN OVER VIOLA, POSSIBILI TRE CAMBI DOMENICA A SAN SIRO

28.09.2012 14:00 di  Simone Bernabei   vedi letture
TURN OVER VIOLA, POSSIBILI TRE CAMBI DOMENICA A SAN SIRO
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Mancano poco più di due giorni all’affascinante posticipo di domenica sera fra Inter e Fiorentina sul campo di San Siro. La squadra di Montella, dopo l’ottima prestazione contro la Juventus, giocherà per cercare i 3 punti che potrebbero dare morale oltre che un’ottima posizione di classifica. Per far questo, il tecnico viola continuerà sulla strada del 3-5-2, modulo oramai assimilato dalla squadra che sembra esaltare le caratteristiche dei singoli. Di fronte, si troverà un’Inter schierata in campo in maniera speculare dopo il buon test contro il Chievo. Per sfatare il tabù San Siro, in cui la Fiorentina non vince contro l’Inter da ben 12 anni, Vincenzo Montella potrebbe attuare una rotazione di alcuni giocatori per schierare in campo forze fresche. Ecco che dunque giocatori particolarmente utilizzati come Cuadrado e Romulo potrebbero lasciare il posto a interpreti più freschi come Cassani e Migliaccio. La difesa, come confermato dallo stesso Montella, sarà nel corso della stagione il reparto meno modificato, e quindi il reparto compsto da Roncaglia, Rodriguez e Tomovic davanti a Viviano rimarrà quasi certamente lo stesso.

A centrocampo, invece, qualcosa dovrebbe realmente cambiare. Tolti dai ballottaggi gli inamovibili Pizarro e Borja Valero, attori principali del ping pong viola, il turn over dovrebbe come detto coinvolgere il versante destro con i possibili inserimenti di Cassani e Migliaccio. A sinistra Pasqual resta favorito anche considerando il buon momento di forma, ma Llama scalpita e presto potrebbe avere la prima occasione in gara ufficiale. Quindi l’attacco: Toni partirà ancora dalla panchina, mentre El Hamdaoui non dovrebbe essere della partita. Sarebbe logico dunque pensare a Ljajic come partner di Jovetic, ma la crescente condizione di Mati Fernandez e la voglia di Montella di riproporre in campo la sua classe potrebbero essere fattori decisivi nella scelta. Il ballottaggio fra i due probabilmente rimarrà aperto fino all’ultimo, ma quello che è certo è che Fernandez sta piano piano scalando le gerarchie nelle idee del tecnico campano.