FRANCHI, La Signora a Firenze non passa
In tutti gli ambiti, in ogni settore della vita, il "lato-b" aiuta. E non poco. Figuriamoci nel calcio. Non che la Fiorentina, ieri sera, abbia strappato un punto prezioso soltanto per una botta di fortuna, ma di certo, per la Juventus a Firenze, non sono annate positive. Tutto dev'essere cambiato quel 4 dicembre 2005 quando a Camoranesi e company andò tutto bene, schitarrata sotto la Fiesole inclusa. Tre i legni colpiti dalla Fiorentina, a fronte di un uno due bianconero che, dopo il centro di Cannavaro, regalò i tre punti alla squadra allora allenata da Capello che uscì vittoriosa dal "Franchi".
Da allora, con l'intermezzo dovuto alle vicende di Calciopoli, la "Vecchia Signora" ha sempre passato brutte giornate in riva all'Arno. Nella scorsa stagione il rigore di Mutu che pareggiò il gol di Iaquinta in una partita che la Juventus sembrava poter comodamente archiviare nella rincorsa alla Champions League. Poi il clamoroso 3-2 dell'Olimpico con Osvaldo che porta in paradiso i 500 avventurosi tifosi giunti nel capoluogo piemontese. Infine il gioiello di Gilardino che, visto dalla sponda bianconera, non può che avere il sapore della beffa.
Perchè i viola erano in dieci contro undici, perchè la Juve sembrava poter contenere a dovere le sfuriate gigliate alla ricerca del pareggio, e perchè alla fine della partita mancava pochissimo. Eppure, nisba.... Il "Franchi" si conferma stregato per Ranieri che, fra l'altro, da tecnico della Fiorentina, non ha mai superato la Juve fra le mura amiche. Evidentemente, dopo anni e anni di dura rivalità, adesso Dea Eupalla ha deciso di sorridere alla viola e alla sua giovanile spregiudicatezza. E al di là del risultato finale, sentirsi la "bestia nera" della "vecchia signora" non è poi così male...