BATTAGLIERO

05.07.2017 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
BATTAGLIERO
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

E' come se chiamasse un po' tutti a uscire allo scoperto, Pantaleo Corvino. Il dg viola, che oggi sarà a Firenze dopo la giornata milanese di ieri, affronta tre vicende una più spinosa dell'altra, eppure ha l'atteggiamento tutt'altro che dimesso. Anzi, per la verità la sensazione è quella della trincea, con il Corvo che adesso è pronto a dare battaglia su tutti i fronti. 

Lo farà certamente non appena la Juve si farà viva per Bernardeschi, con 40 milioni più bonus e l'eventualità di qualche contropartita (i nomi restano Rincon e Sturaro, non Mandragora o Orsolini recentemente usciti) ma intanto lo ha già fatto nei confronti di Kalinic. Quello riferito dopo l'incontro fiume con Bozzo, intanto, sa tanto di un messaggio trasversale.

Al Milan affinchè sia chiaro che nè dilazioni nè altre contropartite potranno scontare più di tanto i 25/30 milioni richiesti (eventualmente di Bertolacci se ne riparlerà a fronte di eventuali, nuovi, interessi del Milan per Badelj) e al giocatore affinchè capisca che non può esserci troppa fretta vista la facoltà di scelta concessagli a gennaio.

In quella circostanza è vero che Kalinic di fatto rimandò a quest'estate la partenza, ma è altrettanto vero che la Fiorentina si è vista smontare un affare da oltre 40 milioni non indifferente. Dunque non proprio un braccio di ferro, ma certamente il segnale che sul fronte Kalinic servirà maggiore pazienza del previsto, d'altronde il Milan ha altre operazioni da chiudere in entrata (Conti) e in uscita (Lapadula su tutti)

In questo scenario s'incastra anche l'ultimo atto (almeno questo ci auguriamo) della querelle Borja Valero. Oggi andrà in scena un confronto decisivo, con Corvino che chiederà a Borja Valero di confermare la voglia di andare all'Inter e chiarire tutto quanto raccontato negli ultimi tempi. Quello già avvenuto con il procuratore Camano ormai oltre 48 ore fa è stato un incontro fiume, oggi sarà probabilmente la stessa musica. 

Una vera e propria resa dei conti generale, amara nel caso di Bernardeschi, dovuta nel caso di Kalinic, dolorosa in quello di Borja Valero, per una triplice sfida da giocare nella settimana in cui la squadra si raduna e parte per Moena. Corvino, a giudicare dalle parole milanesi di ieri, non solo non ha la minima voglia di giocare in difesa ma appare più battagliero che mai.