BAGGIO-PRANDELLI, La strana coppia torna a Firenze

Solo a pensarci vengono i brividi. Ma non tanto per quello che avverrà in campo (purtroppo la gara contro l'Estonia racconta di un'Italia tutta ancora da reinventare) bensì per lo scenario che si disegnerà fra panchine e tribuna. In quella che è stata per cinque anni la sua poltrona, Cesare Prandelli rivedrà il terreno di gioco del "Franchi" a filo d'erba, mentre più in alto, in tribuna autorità, Roberto Baggio comincerà a studiare il futuro della Nazionale, ripartendo dal ruolo di neo presidente del settore tecnico.

Un'accoppiata di quelle che hanno scritto la storia della Fiorentina. Cesare, in panchina, e Roberto in campo. Due che fin dall'inizio sono entrati dritti dritti nel cuore dei fiorentini, come un dardo scoccato da Eros. Per Prandelli, il ritorno, sarà davvero emozionante. E come lo sarà per lui, lo sarà per quei quasi 30.000 che già si sono dati appuntamento per martedì sera allo stadio. Da quel ritorno tumultuoso dalla tournee in Canada, di fatto, Prandelli non si è più visto dentro le mura del "Franchi". Il saluto, c'è da scommetterci, sarà di quelli sentiti.

E che dire di Roberto Baggio. Il Divin Codino, il calcio, italicamente parlando. La sua ultima apparizione allo stadio di Firenze è ancora più toccante. Nella serata dedicata al grande Stefano Borgonovo, Baggio non ebbe problemi persino a battere quel rigore che, ormai venti anni fa, si rifiutò di calciare davanti a Mareggini e alla Curva Ferrovia. La sua presenza martedì sera, sarà di certo un ulteriore colpo al cuore per chi si porta dentro il colore viola. Prandelli e Baggio. La strana coppia. Con qualcuno che, addirittura, soltanto qualche mese fa ipotizzava persino una clamorosa staffetta fra i due sulla panchina gigliata. Oggi, invece, entrambe sulla stessa riva del fiume. Pronti, martedì sera, a onorare il pubblico di Firenze. Bentornati!