RIVA, Pazzini e Acquafresca il futuro dell'Italia
La primavera degli attaccanti italiani e' un buon viatico per il futuro: parola di Gigi Riva, uno che di gol se ne intende e come. Per l'ex ''rombo di tuono'' ed oggi team manager della Nazionale, il campionato italiano ''e' un ottimo collaudo pero' si deve sempre migliorare''. La continuita' di Giampaolo Pazzini, la longevita' di Filippo Inzaghi, le garanzie di rendimento che offrono ''vecchi'' come Pellissier, Tiribocchi, le prodezze balistiche di Mascara, il gol parla sempre piu' italiano. ''E' un segnale - spiega Riva - pero' poi bisogna vedere le competizioni dove magari gli avversari sono appena appena piu' forti. Quello del campionato italiano e' un bel collaudo pero' bisogna sempre migliorare''. ''Pazzini - aggiunge - e' molto giovane ma e' un ragazzo molto interessante. E' stato la novita' di questa parte della stagione e' un giocatore che segna con una certa regolarita' e qualita' noi lo conosciano, ha giocato anche con l'Under 21. Il resto degli attaccanti, i vari Giardino, Toni, Inzaghi li conosciamo gia'. Poi c'e' anche Robert Acquafresca, e' un ragazzo che segna molto, ha fatto 9 gol giocando pochissime partite.
Gia' da un po' abbiamo ragazzi interessanti ma credo che possa essere un attaccante valido per il futuro perche' ha il senso innato per il gol, gioca per la squadra, e' un attaccante completo. Anche se deve migliorare e lavorare molto''. ''E' chiaro che a 30 anni oggi un attaccante e' completo e vuole esprimere il meglio - prosegue - Ci sono varie ragioni perche' a 30 anni si e' al top e a 24 no. Alla base c'e' sempre talento, buon talento. E' chiaro che i ragazzi giovani hanno come obiettivo di migliorare per indossare la maglia azzurra''. Per Gigi Riva non esiste una scuola per attaccanti: ''Fare gol e' un dono naturale poi si puo' imparare qualcosa da qualcuno, ma e' una dote innata e che non tutti hanno''. Poi Riva parla di Inzaghi: ''E' sempre stato un uomo d'area di rigore. 300 gol sono un traguardo eccezionale se li e' conquistati, lui vive per il gol, magari trascura anche quello che puo' essere il gioco ma ha questo senso del gol che non perdera' mai e credo che continuera' a farne'