Fiorentina - Udinese a porte chiuse?

05.02.2007 22:17 di  Redazione FV   vedi letture
Sono state decisioni nette, forti, drastiche, quelle del vertice tenutosi a Palazzo Chigi tra i massimi rappresentanti del calcio, il Ministro della Difesa, Amato, il capo della Polizia, De Gennaro ed il Ministro dello Sport, Melandri. Una su tutte investe in maniera più diretta i tifosi: quella di giocare le partite che si sarebbero dovute tenere negli stadi dichiarati non a norma a porte chiuse. Artemio Franchi e Fiorentina in prima linea dunque, con la partita contro l'Udinese a forte rischio per gli abbonati. E' indubbio che il Viminale stia facendo tutte le ricerche atte a verificare se i vari impianti italiani siano o no conformi alle nuove norme imposte dal vertice di Palazzo Chigi. "Solo 5 stadi sono a norma" è stato detto dai vertici della Polizia; concedendo le deroghe per gli stadi con i lavori in fieri, si arriva sulla decina, non oltre. Ecco quali sono gli elementi richiesti per uno stadio a norma: - Ubicazione in zona di facile accesso e di facile controllo, con altrettanto rapido sfollamento; - Posti interni numerati; - Settori separati da barriere a scomparsa, per evitare contatti tra tifoserie; - Presenza di un'area di sicurezza più area recintata; - Un varco d'ingresso ogni 750 tifosi e prima di ognuno dei preselettori che incanalino i tifosi; - Tornelli in acciaio collegati alla lettura elettronica del biglietto; - Impianto a circuito chiuso per l'identificazione singola dei tifosi; - Steward identificabili da pettoina gialla; - Un pronto soccorso ogni 10.000 spettatori. Il Franchi ha il forte problema dell'ubicazione; Campo Di Marte è una zona residenziale, dove l'afflusso ed il deflusso dei tifosi sono fortemente viziati dalla tipologia del quartiere. Una zona per il prefiltraggio dei tifosi è pressoché impossibile da ottenere e, nonostante l'adempimento di molte delle misure di sicurezza richieste dal Decreto Pisanu, la Fiorentina rischia di proseguire il campionato a porte chiuse. Tutto dipenderà comunque dalla rigidità o dalla flessibilità con cui le decisioni del vertice, e del CdM di mercoledì, verranno messe in atto. Cambiare in corsa non è facile, adattarsi non è impossibile ma essere completamente in linea con i voleri del vertice di Palazzo Chigi, per Firenze vorrebbero dire solo una cosa: stadio nuovo.