"OCCHI PUNTATI SU...", Sette partite in 22 giorni e nel mezzo Ibra e Luca Toni

20.10.2008 01:47 di  Stefano Borgi   vedi letture
Fonte: Stefano Borgi per FV

Buona la prima, e si sa... "chi ben comincia è a metà dell'opera". La partita con la Reggina era il primo di sette impegni in 22 giorni che attendono la Fiorentina da qui al prossimo 9 novembre. Nel mezzo, oltre a Palermo e Siena in esterna, Cagliari e Atalanta in casa,  troveremo l'Inter di Ibrahimovic nel turno infrasettimanale di campionato e due volte il Bayern di Luca Toni in Champions League. I viola, del resto, dovranno farci l'abitudine, e ora più che mai la patata bollente passa nelle mani di Prandelli che dovrà gestire al meglio energie fisiche e risorse umane. A questo proposito vogliamo soffermarci su un curioso e divertente gioco di parole. Fateci caso, TOUR de force somiglia molto a TURN over, si legge quasi uguale, si scrive solo in modo diverso, essendo termini che provengono da lingue diverse. Nel calcio di oggi, però, sono concetti che interagiscono tra di loro e che sempre più spesso viaggiano in parallelo. La Fiorentina ha già vissuto un periodo simile ad inizio stagione, esattamente nei 21 giorni che intercorsero tra il 14 settembre (la trasferta di Napoli) ed il 5 ottobre (la vittoria col Chievo). Ci furono risultati alterni, figli del proliferare dei famosi "orticelli". Adesso i giocatori della Fiorentina sembrano aver abbandonato il "pollice verde" e le ultime tre vittorie consecutive lo testimoniano chiaramente.

 

Tour de force che fa rima con turn over dicevamo e anche il recente successo contro i calabresi ci ha mostrato un Cesare Prandelli particolarmente attento a centellinare le forze. Fatti salvi i forzati della maglia viola come Frey, Felipe Melo, e la coppia centrale difensiva Dainelli, Gamberini, negli altri ruoli hanno fatto, come si suol dire, "a girare". Adrian Mutu, ancora convalescente e/o dolorante per il versamento al ginocchio, è stato lasciato a casa a svolgere la rieducazione con la speranza di vederlo in campo all'Allianz Arena. Lo stesso Alberto Gilardino è partito dalla panchina, salvo poi farsi quei venti minuti utili per balzare in testa alla classifica cannonieri e tagliare, così, il traguardo dei cento gol in serie A. Diverso il discorso per Montolivo, risparmiato in un momento per lui critico, complice la "bocciatura" azzurra e una condizione di forma ancora da ritrovare. Comotto e Zauri si danno il cambio da buoni amici mentre Jorgensen e Gobbi non soffrono la crisi per mancanza di lavoro. Le alternative valide in panchina non mancano di certo, con Pazzini e Jovetic pronti a subentrare, senza dimenticare Almiron e Kuzmanovic, vice-Montolivo di gran lusso.

 

Chiudiamo con l'amarcord. Domani sera a Monaco ci saranno 5.000 anime viola a tifare Fiorentina e forse mancherà un "tifoso" particolare, la cui immagine, ultimamente, risulta un pò appannata. Stiamo parlando, ovviamente, di Luca Toni a cui non portano fortuna gli incroci con la squadra viola. Lo scorso primo maggio la tavola sembrava già apparecchiata per la finale (annunciata) di Coppa Uefa tra Fiorentina e Bayern. Gli inviti erano stati inviati e la lista nozze recitava il tutto esaurito. Mancava, però, l'oste senza il quale non vanno mai fatti i conti, e i russi dello Zenit più dei Glasgow Rangers rovinarono un matrimonio che, evidentemente, non "s'avea da fare". Si replica a distanza di otto mesi. Fra poche ore va in scena l'incontro di Teano tra viola e bavaresi (con la suggestiva trasposizione storica tra Toni-Vittorio Emanuele e Mutu-Garibaldi) ed il bomber di Pavullo che fa? Marca visita, rischiando seriamente di saltare l'appuntamento con la storia. Ma tant'è, il fascino della sfida rimane comunque inalterato e dopo tanti antipasti e aperitivi (alcuni prelibati come lo Slavia Praga, altri meno come Lione e Steaua) ci stanno finalmente portando il piatto forte e attenzione, perchè nessuno si accontenterà di mangiare gli avanzi.