"OCCHI PUNTATI SU", Pazzini, Toni ed un gol come testimone
Alla fine è sembrato un vero e proprio passaggio di consegne. Era il 3 dicembre 2006 e Luca Toni con un gol in spaccata, trafiggeva Peruzzi per l’1-0 definitivo tra Fiorentina e Lazio nel campionato scorso. Oggi 23 marzo 2008 Giampaolo Pazzini raccoglie idealmente il testimone realizzando il gol che significa l’ennesimo 1-0 alla squadra capitolina. Piccola chiosa statistica: gli ultimi quattro confronti di campionato disputati contro i laziali sono stati tutti vinti dai viola e tutti con il risultato di 1-0. E lo stesso Pazzini quest’anno, su quattro partite giocate contro la Lazio (due anche in Coppa Italia), in tre è andato a segno, ed in due è risultato decisivo.
Ma torniamo a questo sottile filo che lega Luca Toni a Giampaolo Pazzini. L’oggetto del nostro “Occhi puntati su…” si è palesato nitidamente quando un immenso Fabio Liverani ha messo davanti al portiere il “Pazzo”, che ha battuto a rete da par suo, o meglio, alla pari un vero centravanti. Palla sul piede amico, stop e tiro immediato, senza tanti fronzoli. Serviva, però un appiglio che non fosse solamente l’ottavo gol in campionato, l’11° totale in questa stagione, il secondo consecutivo al “Franchi” (e ancora sotto la Fiesole), insomma… giornalisticamente la notizia, l’articolo andava reso più interessante. Ci è venuta in aiuto allora, la memoria storica che ci ricordava quel Fiorentina - Lazio deciso da Luca, e poi, provvidenziale, l’eco di una televisione (o di un’agenzia, non ricordo…) che ci annunciava l’ennesima doppietta del bomber mondiale in quel di Monaco di Baviera. Non finirebbe lì, perché Pazzini e Toni sono grandi amici, trascorrono le ferie insieme, Toni a mezzo stampa è sempre prodigo di consigli (e anche di qualche critica) per il giovane amico-collega, insomma…mossi da questi “ganci”, parallelismi, similitudini, l’articolo è cominciato a sgorgare ed abbiamo fatto fatica a fermarlo. Ci siamo accorti che c’è realmente un qualcosa d’impercettibile che unisce i due, al di là della maglia d’appartenenza e del fatto di essere, seppur con caratteristiche diverse, due campioni nel loro ruolo. Come diversi sono i due gol che hanno dato vita a questo parallelo, come sono diversi Luca e Giampaolo a livello caratteriale, come è diversa la loro età ed il loro passato. Ma il popolo viola si augura che simile, molto simile sia il loro futuro. Ve lo immaginate ai prossimi mondiali ancora un centravanti con la maglia viola sotto a quella azzurra campione del mondo (e sarebbe la seconda edizione consecutiva)? E poi la scarpa d’oro, il titolo di capocannoniere… Pazzini ha tempo per realizzare tutto questo e se continua così ce la farà, ne siamo certi.
Chiudiamo ricordando (per correttezza professionale) come da questa tribuna le critiche a Giampaolo non siano mai mancate, a volte ironiche a volte feroci, e forse erano tali perchè mosse dalla rabbia e dall’insofferenza nel vedere tanto talento sprecato. Come è possibile un errore come quello di Siena? Ed una traversa a porta vuota come quella colpita all’ultimo minuto contro il Livorno? Da lì (incrociamo le dita) il talento di Pescia ha strambato. Ha rimosso il fantasma di Vieri, anzi, lo ha cancellato dal campo sostituendolo due volte, e specialmente a Liverpool, pur senza realizzare, si è visto un nuovo Pazzini. Coraggio, determinazione e freddezza, quella sfoggiata al momento di affrontare la serie dei rigori. Adesso deve cancellare il fantasma del suo amico Toni, ma come abbiamo detto in apertura, il gol di oggi contro la Lazio è sembrato il tramite ideale fra due atleti impegnati nella staffetta per decretare la gloria futura della Fiorentina. E allora appuntamento al traguardo, che si chiama Champions League.