OCCHI PUNTATI SU...la difesa viola

16.04.2007 07:15 di  Redazione FV   vedi letture

Iniziamo questo percorso alla scoperta della difesa più pazza del mondo partendo da un assunto e da delle scuse doverose: l’assunto è che ci sono ancora 7 giornate da disputare e la Fiorentina deve rendere visita a Milan e Lazio; tutto ciò che stiamo per dire quindi, potrebbe naufragare di qui a pochi giorni; le scuse le facciamo ai nuovi profeti del calcio moderno che ormai da tempo non parlano più di “difesa” ma di “fase difensiva” ove si comprenda anche il lavoro del centrocampo e dell’attacco, spesso oggi considerato il primo frangiflutti per gli attacchi avversari.



Partiamo da una premessa e da due dati: la premessa è che la Fiorentina ha terminato la scorsa stagione con la quarta difesa del campionato, quindi stiamo parlando di un reparto che ha già mostrato il suo valore in passato; i due dati riguardano il presente e vediamo che alla 31esima giornata i viola hanno la terza difesa del torneo con 26 gol subiti dietro alla Roma (23) ed Inter (25), e la seconda casalinga con il solo Livorno davanti di una rete (11 contro 10). Con questi numeri, sembrano paradossali certe critiche ai difensori viola che, è inutile nasconderlo, “godono” invece di scarsa considerazione da parte del pubblico viola. Fa eccezione sicuramente Frey, che dopo un inizio campionato difficile, retaggio dell’infortunio dello scorso anno (ricordate quel gran signore di Zalayeta?), sta finalmente offrendo un rendimento da par suo; gli esterni difensivi, Ujifalusi e Pasqual, sono per caratteristiche e per compiti tattici, più portati ad offendere che a difendere e anche per loro, dopo una prima parte di stagione balbettante, dobbiamo parlare di un’eccellente seconda parte. Fra i centrali, Gamberini si è ormai assicurato la palma del migliore e del più affidabile; peccato per l’ingenua espulsione rimediata ieri ma per il bolognese (che si è lasciato alle spalle i mille infortuni), la stagione è ampiamente positiva. Ed eccoci alle note dolenti Dainelli e Kroldrup, con Potenza precipitato in un preoccupante limbo di normalità; il capitano è nell’occhio del ciclone per la storia del contratto, ormai fallace chimera, e soffre in modo crediamo irrimediabile delle consuete amnesie che gli hanno impedito, per ora, di scalare quel gradino che separa il buon giocatore dal campione; discorso diverso per il danese considerato da molti (noi compresi) l’unico vero errore di Corvino in questi due anni di frenetiche campagne acquisti. In gol contro l’Ascoli e autore di tre recuperi provvidenziali nel derby, sembra ora volerci smentire, ma gli errori pregressi ed alcune prestazioni imbarazzanti nel corso della stagione (clamorosa quella di Bergamo), ci inducono a dubitare di eventuali progressi futuri del nordico fenicottero.

Queste considerazioni ci consegnano una difesa “normale”, probabilmente discreta, ma niente di più. Veniamo allora al centrocampo: i programmi estivi sono stati rovesciati e oggi sono Montolivo e Pazienza a fare quel filtro che è probabilmente uno dei segreti della famosa “fase difensiva” (questo ruolo spettava nelle previsioni a Donadel e Blasi). Per quanto riguarda l’attacco, con Santana out, si alternano nel ruolo di esterno destro, Reginaldo e Jorgensen: maggior copertura col danese e più forza penetrativa col brasiliano, ma per entrambi grande dedizione al pressing al quale spesso partecipano anche le due punte più avanzate. Un atteggiamento di squadra quindi compatto e disposto all’assistenza reciproca fra i reparti; si spiega così forse il buon rendimento della “fase difensiva” più pazza del mondo. Unico rimpianto (ma così va il mondo del calcio) è che quando le cose vanno bene è la squadra che si mostra matura ed equilibrata mentre quando vanno male la colpa è della scarsa qualità dei difensori, e lo sa bene Corvino che ad ogni sessione di mercato viene invitato a comprare un difensore di personalità…”alla Passarella”.

Considerazioni finali
: tutto è migliorabile e il diritto di critica va protetto ad ogni livello, però è importante ripetere fino alla noia che la Fiorentina sarebbe terza (senza penalizzazione) in classifica ed è terza per reti subite. Pensiamoci bene a giugno e contiamo fino a dieci, quando comincerà l’ennesima sessione di mercato e incroceremo il ds viola nei corridoi dell’Artemio Franchi…