"L'APPROFONDIMENTO", Ufo... l'extraterrestre lascia il cielo di Firenze

15.05.2008 01:42 di  Stefano Borgi   vedi letture

Una cosa ci ha lasciato perplessi: che anche un personaggio “super partes” come Tomas Ujfalusi se ne vada trincerandosi dietro alla fantomatica…”scelta di vita”. E’ solo una battuta (spero ce la concederete), ma abbiamo l’impressione che alla fine di questa frase fin troppo abusata, balli qualche zero. E siccome “pecunia non olet”, il buon Ufo ha fatto (come si dice a Firenze) un pianto ed un lamento ed ha salutato il popolo viola. Aveva scelto di vivere la città dal di dentro, dal profondo del cuore storico e bottegaio di Firenze, San Frediano, nello specifico Santo Spirito. Nella bottega di “ortofrutticoli” di Via Sant’Agostino campeggia ancora una gigantografia che lo ritrae insieme ai lavoranti di quel negozio ai quali, pare, avesse confessato che non sarebbe mai andato via da Firenze,. Ma che ci voui fare, alla scelta di vita non si comanda.

 

E’ stato un giocatore semplice e complesso al tempo stesso, certamente una persona e non un personaggio, e forse per questo Firenze gli ha voluto bene fin da subito. Eppure l’inizio non fu dei migliori. Acquistato nel luglio 2004 per 7,5 milioni di euro, sbarcò a Firenze accompagnato dalla fama di grande difensore centrale in possesso di una buona tecnica individuale (per essere un difensore…), qualità che in passato gli aveva permesso di giocare anche come centrocampista davanti alla difesa. Il suo biglietto da visita era il recente campionato Europeo 2004 del Portogallo disputato con la Repubblica Ceca. Inizio difficile dicevamo, pronti via e alla prima giornata di campionato c’è subito Roma – Fiorentina. Sono trascorsi pochi minuti e un passaggio (corto) all’indietro mette in difficoltà il compagno di reparto Viali, che suo malgrado, dopo aver perso palla, abbatte Totti con un fallo da ultimo uomo. Fiorentina subito in dieci, quindi, e sconfitta di misura per 1-0. La stagione prosegue fra mille difficoltà ed è inutile star qui a ricordarle tutte. Tomas totalizzerà nel suo primo anno in maglia viola 27 presenze senza gol, offrendo comunque un buon rendimento da centrale difensivo. La stagione seguente la svolta. Al timone viola si insedia Cesare Prandelli che lo sposta immediatamente sulla fascia destra, ruolo inusuale per Ujfalusi che ha costruito le sue fortune da centrale puro. Il mister viola giustifica la sua scelta con la straordinaria capacità polmonare del ceco che gli permette di coprire tutta la fascia sia in fase difensiva che offensiva. Fu un anno da “stacanovista” quello per Tomas che totalizzò 36 presenze con una rete, contro l’Ascoli, sul neutro di Rimini. 31 presenze anche nel 2006-2007, la stagione di calciopoli, ed anche stavolta un gol, all’Olimpico contro la Roma. Il ruolo è ormai quello, consolidato, di difensore esterno, anche se ogni tanto Prandelli lo riutilizza da centrale. Le dichiarazioni ufficiali recitano completa soddisfazione da parte del calciatore per la posizione da laterale, ma voci di corridoio dicono il contrario. I risultati però arrivano (eccome) e squadra che vince non si cambia.

 

Intanto gli anni passano, il contratto di Ufo giunge al capolinea, ed il 1 febbraio 2008 il ceco entra in regime di svincolo. Il finale è un copione già scritto tante volte. Tentativi (blandi) della società per trattenerlo (si parla di un biennale ad 1,2 mln. di euro annui), riflessioni profonde (vere o presunte?) da parte del procuratore e poi…l’immancabile scelta di vita di cui sopra. Quest’anno Tomas è arrivato a 27 presenze senza gol, molte di queste con la fascia di capitano. Un leader silenzioso, senza alzare mai una polemica, senza alzare mai la voce, corretto e leale fino all’eccesso (4 anni col giglio sul petto senza mai essere espulso), amato e rispettato come si ama un guerriero senza macchia e senza paura. E’ uno dei prototipi di calciatore che Firenze ama di più da sempre, insieme al fuoriclasse estroso e un po’ pazzo (vedi Edmundo), il lottatore indefesso (Beppe Iachini, Christian Brocchi) piuttosto che il campione elegante (Antognoni, Rui Costa) oppure il piccolo funambolo talentuoso (Hamrin, Baggio, in scala minore Robbiati). E poi c’è lui, Tomas Ujfalusi che agli occhi dei Fiorentini ha avuto un altro pregio; la chiarezza e l’onestà. Lui non ha mai professato eterno amore a Firenze, anzi. Ha sempre manifestato il suo cuore di zingaro del pallone, che dalla natia Rymarov lo ha portato prima ad Amburgo, quindi a Firenze. Adesso tocca alla Spagna, Madrid sponda Atletico. Così il triangolo industriale del calcio è tratteggiato ed il percorso di uomo e calciatore globale è completo. Alla luce di questo, la scelta di vita appare effettivamente meno sospetta, anche se, si mormora, che a Madrid percepirà 2,2 mln. di euro a stagione con contratto triennale.

 

Chiudiamo con un augurio ed una speranza. Quella di rincontrarlo la stagione prossima in Champions League, magari nello stesso girone col Bayern Monaco di Luca Toni, così la Carrambata sarebbe totale e chissà…potrebbe anche scapparci una lacrimuccia. Ola Tomas, buena suerte.