"AMARCORD", La sconfitta col Bologna non ferma la cavalcata scudetto del 69'
Fiorentina – Bologna conclude una delle settimane più intense della recente storia viola. Si inizia domenica 14 con la sconfitta di Napoli, fastidiosa oltreché meritata per l'atteggiamento presuntuoso e supponente mostrato dalla squadra viola nel secondo tempo. Si prosegue mercoledì 17 con il tanto atteso esordio ufficiale in Champions League, ed in questo caso fastidioso oltreché colpevole è stato l'atteggiamento dell'arbitro spalleggiato dai suoi simili del Lione, noncuranti dalla loro ottusità ed incapaci di riconoscere i propri errori. Fino ad arrivare a venerdì 19 quando lo stato maggiore viola nelle persone di Diego ed Andrea Della Valle svelano al mondo intero la loro idea, futuristica, sul connubio tra calcio e business. Scelta di tempo e gol di ottima fattura quello dei fratelli marchigiani, realizzato in una Firenze soggetta a grandi cambiamenti, politici e strutturali.
E arriviamo al calcio giocato che ha trovato in Alberto Gilardino il centravanti che prosegue la tradizione dei grandi bomber viola. Da Virgili ad Hamrin, da Batistuta a Luca Toni, il centravanti di Biella si candida a raggiungere e perchè no, superare i suoi predecessori. La settegiorni viola si chiude con una classica del calcio italiano, lo storico derby dell'Appennino tra Fiorentina e Bologna. Sono 114 i precedenti disputati tra le due squadre in serie A, e lo score applaude i viola con 42 vittorie, 37 pareggi e 35 sconfitte. Di queste ne ricordiamo volentieri una, datata 3 novembre 1969. Fu, infatti, l'unico zero in classifica di quel campionato che portò alla conquista del secondo scudetto. Era la Fiorentina "ye-ye" composta da giovani fuoriclasse come Esposito, De Sisti, e Chiarugi. Contro i cugini bolognesi si preannuncia un forte turn-over dopo le fatiche di coppa ed allora largo ai campioncini del domani come Kuzmanovic, Montolivo, Jovetic, e Pazzini. Sono passati 40 anni da quello scudetto e la speranza è che tocchi proprio a loro riportare il tricolore a Firenze.