VIVA LA MEDIOCRITA'

28.06.2011 10:00 di  Leonardo Petri   vedi letture
VIVA LA MEDIOCRITA'

Che la Fiorentina potrebbe essere in vendita è cosa nota da tempo. Basta confrontare come i Della Valle gestiscono il club in rapporto alle altre aziende del gruppo per capire che il loro disimpegno dalla Fiorentina è reale e l'eventuale cessione è determinata solo dall'offerta del possibile acquirente. Quel che stona profondamente nel comportamento di imprenditori così importanti è l'accettazione della mediocrità. Sono mediocri i risultati della squadra, reduce da una stagione negativa senza mai un acuto; è molto discusso il lavoro di Mihajlovic sempre meno amato dai fiorentini; è scarna di uomini di calcio la società, prima e dopo il rimpasto voluto da Diego. E l'inizio del mercato, se possibile, abbassa ulteriormente l'asticella, confermando l'unico obiettivo reale, l'abbattimento del monte ingaggi e la tendenza, singolare, a regalare giocatori. Detto di Santana, Donadel e Comotto a scadenza, Mutu è partito per Cesena mentre Corvino non dispera di sbarazzarsi presto anche di Frey; in attesa di offerte per Montolivo e Vargas gli euro entrati nelle casse viola sono pari a zero. Niente male davvero se al tutto si aggiunge la gestione dell'affare D'Agostino, tenuto praticamente un anno in prestito alla modica cifra di sei milioni, con i Della Valle spettatori passivi di un vero e proprio salasso economico per le casse del club. Operazioni e atteggiamenti inspiegabili, come ormai quasi tutto di quel che accade  fra viale Fanti e Casette d'Ete è difficile da comprendere razionalmente. Nel frattempo la Fiorentina attende di piazzare il primo colpo in entrata ma per quello, ovviamente, non c'è alcuna fretta, in attesa che una buona offerta convinca i Della Valle, presto o tardi, a disfarsi dell'ingombrante giocattolo viola.

*Con questo articolo inizia la nostra collaborazione con Leonardo Petri, una voce fuori dal coro, sferzante e che farà certamente discutere. (L.M.)