VIOLA, TORNA LA SERENITA’. TUTTI PRONTI A RIPARTIRE MA ORA SERVE ANCHE UNA MOSSA PER FAR ENTUSIASMARE LA GENTE. TRA DUE-TRE GIORNI IL VERTICE PER DEFINIRE IL FUTURO

08.05.2016 00:00 di  Lorenzo Marucci  Twitter:    vedi letture
VIOLA, TORNA LA SERENITA’. TUTTI PRONTI A RIPARTIRE MA ORA SERVE ANCHE UNA MOSSA PER FAR ENTUSIASMARE LA GENTE. TRA DUE-TRE GIORNI IL VERTICE PER DEFINIRE IL FUTURO

Di colpo è tornata l’allegria in casa viola. Via i musi lunghi e preoccupati, spazio ai sorrisi. Ben venga la serenità dopo mesi in cui i risultati negativi e le polemiche sul futuro l’avevano fatta da padroni. Del resto, aver risolto il caso Sousa potrebbe essere un buon punto di ripartenza soprattutto se il portoghese è davvero motivato e carico come nei giorni migliori. Non pareva semplice appianare la questione, forse neanche per i dirigenti: avere il sì dell’allenatore è stato probabilmente sentito come una liberazione, come se tutti fossero stati sgravati di una vicenda che iniziava ad essere molto pesante e che rischiava di sconvolgere tanti piani. Tutti felici dunque e la pace è di nuovo scoppiata? Pare di sì, magari almeno fino al prossimo intoppo. Di sicuro dal confronto avuto con la proprietà il tecnico ha ottenuto ampie rassicurazioni, non solo sui rinforzi tanto attesi ma evidentemente anche sulla possibilità di avere voce in capitolo sul mercato. Il referente unico per tutti sarà il presidente Cognigni (di fatto comunque lo era anche prima, ma adesso sarà probabilmente ancor più presente) e magari d’ora in poi sarà probabilmente possibile capire anche di chi saranno eventualmente le colpe di qualche mancato affare. Come per esempio il caso Mammana: a distanza di tre mesi e mezzo non si è capito chi siano i responsabili se l’argentino non è arrivato.  

   Comunque a proposito del futuro, martedì o mercoledì è prevista una riunione tra la proprietà e la dirigenza (compresi il ds Pradè e il dg Rogg) che può servire per gettare le linee programmatiche che accompagneranno la campagna acquisti estiva. Prima di tutto però servirà pure per valutare se esistono davvero le basi per poter andare ancora avanti con questo "comparto sportivo". Attenzione, niente pare ancora deciso e definito. E le voci e le ipotesi circolate negli ultimissimi tempi restano ancora in piedi. Non rimane che aspettare gli eventi. La candidatura di Corvino si mantiene viva, ma non è più possibile attendere ulterioremente, è necessario decidere quale strada intraprendere. Andare avanti con le stesse procedure degli ultimi quattro anni o tornare al sistema che prevede un uomo forte al potere? Di sicuro serve qualche mossa (colpo o intuizione, chiamatela come volete) che possa emozionare la gente riaccendendo la passione. Col passare del tempo, l’entusiasmo di una parte dei fiorentini è sceso, forse anche a causa delle incertezze sul futuro. Il coinvolgimento della proprietà e la volontà di rilanciare la squadra sono gli ingredienti imprescindibili per ripartire e rigenerare fiducia. Parlare alla gente, indicare strategie e obiettivi sono un altro passo fondamentale. Aprirsi insomma alla città e ai fiorentini. Mischiarsi se possibile con le persone – appassionate e  magari anche brontolone- e capirne gli umori e i sogni. Come è accaduto ieri, alla mostra dedicata ai primi trent’anni della storia viola, con il patron Della Valle presente in prima fila e pieno di quell'energia che può ispirare speranza.  

Oggi intanto la Fiorentina deve provare a chiudere bene la stagione al Franchi: lo deve ai tifosi che avevano iniziato a sognare un campionato diverso e che comunque non hanno mai fatto mancare il sostegno neanche quando il calo è stato evidente. E lo deve pure alla storia, nel ricordo del primo scudetto viola vinto sessant’anni fa.

Lorenzo Marucci