VIOLA SALVI, ADESSO VIA ALLA FIORENTINA DI GATTUSO. LA REGIA DEL SUPERPROCURATORE MENDES. CHI VA E CHI RESTA. L’INTESA CON ROCCO È UNA GARANZIA. PRADÈ AMMETTE: ABBIAMO INIZIATO A PARLARE DEL FUTURO. GORETTI NEL MIRINO
Salvi matematicamente, finalmente salvi con il pari di Cagliari e la sconfitta del Benevento. Chiude qui un altro campionato tormentato, ma lo archivio subito, non voglio spendere una parola di più, ne abbiamo già scritte e dette tante. “Ora basta” deve diventare la parola d’ordine e l’obiettivo uno solo: pensare al futuro.
La Fiorentina, come vi abbiamo anticipato, lo sta già facendo, anche se manca la firma sul contratto ha un’intesa di massima con il nuovo allenatore che sarà Gattuso al 99,9 per cento, nel frattempo ha confermato il direttore sportivo Pradè e lavora per un rilancio in grande stile compreso, nel futuro, l’avvento di un uomo di scout e mercato che potrebbe essere Goretti, ex Perugia.
La conferma di tutto questo è arrivata proprio dalla Fiorentina che prima della partita di Cagliari, dopo tanti silenzi, per bocca dello stesso Pradè ha detto chiaramente: “Con il presidente Commisso abbiamo cominciato a pianificare il nostro futuro”.
Già. Un’ammissione bella e buona con il solito linguaggio criptico di questi momenti. Il lavoro è iniziato e non da oggi.
Proprio Pradè, anche se la Fiorentina nega, avrebbe parlato nei giorni scorsi con Gattuso per delineare i programmi della squadra che andrà a costruire, una squadra a immagine e somiglianza del calcio che predilige l’allenatore che verrà.
Ma la strada all’accordo ormai in dirittura d’arrivo, è stata aperta da Rocco Commisso, dalla sua forte volontà di portare Gattuso a Firenze, da sempre la sua prima scelta e non da oggi, bensì dal giorno in cui un anno e mezzo fa decise la sostituzione di Montella. Allora non fu possibile prenderlo, Gattuso aveva già trovato l’accordo con il Napoli, oggi finalmente l’operazione si può fare.
Il presidente viola sente che Gattuso potrà essere l’uomo giusto per riportare la Fiorentina ai livelli che merita, ha grande stima della carriera calcistica in campo e in panchina e della persona e sicuramente ha aiutato la comune origine. Rocco e Rino sono calabresi, hanno gli stessi forti valori, il senso di appartenenza, partono da una conoscenza storica comune che di sicuro aiuterà. E poi credo che, consciamente o inconsciamente, Rocco si riveda in Gattuso. Entrambi sono partiti dalla gavetta, con umiltà, e con la tenacia e il lavoro, nelle loro professioni sono arrivati ad essere dei numeri Uno.
Penso che per Rocco sia una grande soddisfazione personale, da calabrese, comprare una grande società di calcio e mettere in panchina un calabrese come lui. Valori, come dicevo.
E’ stato direttamente Rocco a garantire a Gattuso che la Fiorentina diventerà una grande squadra, che il progetto è ambizioso. E Gattuso si è fidato delle sue parole perché anche lui sa che la parola è giustamente sacra, soprattutto per i calabresi.
E questo fa piacere, proprio Gattuso rappresenta una sorta di garante perché se non fosse convinto della bontà delle idee di Commisso, a Firenze non sarebbe venuto, non si sarebbe neppure messo a trattare, come aveva fatto un mese fa dopo i primi approcci che non lo avevano convinto.
Possiamo dire che sta nascendo la prima vera Fiorentina di Rocco Commisso?
Lo speriamo tutti e Gattuso ci crede fortemente. Almeno stando sempre alle famose indiscrezioni non confermate ufficialmente e logicamente smentite con il campionato in corso.
Ci vorrà, ovvio, ancora un po’ di pazienza. L’allenatore ha un contratto con il Napoli fino al trenta giugno e sta cercando di centrare la Champions League, un traguardo straordinario. Ha già detto al Napoli che non resterà, neppure con l’Europa che conta e nonostante gli ultimi tentativi per dissuaderlo e convincerlo a ripensarci. Troppo tardi. Ma proprio per questo, conoscendo De Laurentiis è possibile che l’addio non sarà indolore. E’ già successo con il passaggio di Sarri al Chelsea. A maggior ragione Gattuso per la sua grande professionalità, per la cultura del lavoro, è rimasto concentrato sul Napoli, sta lavorando a testa bassa sull’obiettivo. Per programmare il futuro ha delegato i suoi manager e i suoi avvocati che secondo indiscrezioni non confermate avrebbero già portato parecchio avanti il lavoro e sarebbero già a discutere sullo staff da portare a Firenze, oltre che sulla durata del rapporto (due anni sicuri, forse un’opzione sul terzo) e sull’accordo economico che dovrebbe aggirarsi attorno ai due milioni netti più bonus legati al rendimento della squadra.
Ma non è tutto qui. Il giorno della firma di Gattuso sarà un giorno importante per quello che l’allenatore e l’uomo rappresentano, per la sua storia professionale, per i suoi rapporti internazionali, per la stima che gode da parte dei giocatori. Gattuso faciliterà molte cose, ma c’è ancora di più.
Sapete chi è il procuratore di Rino? Jorge Mendes, proprio lui. Da quando ha iniziato ad allenare, Gattuso ha affidato la sua gestione al procuratore più potente d’Europa. Il procuratore di Ronaldo e di molti altri campioni, ma non solo. Mendes con le sue agenzie e la rete di procuratori collegati, ha praticamente sottomano la mappa del calcio mondiale. Anche discusso per certe situazioni, ma di sicuro uno che il calcio lo conosce in tutte le sfaccettature. Dico questo perché sarà più facile, in chiave mercato, individuare certi profili, portare a Firenze giocatori graditi, avere anche in prestito giocatori giovani, ma già forti, di società di primissima fascia che lavorano con Mendes.
La Fiorentina svolta?
Lo speriamo perché con Gattuso e Mendes sullo sfondo, anche Pradè e Barone avranno vantaggi nel loro lavoro.
Sempre secondo indiscrezioni e radio-mercato sempre accesa, Gattuso ha avuto da Rocco le assicurazioni che la Fiorentina sarà cambiata per trasformarla in una squadra funzionale al suo calcio. Guardate il Napoli (domenica è a Firenze) e capirete. Gioca palla a terra, aggressivo, molto movimento senza palla, partenza dal basso, capacità di alzare la difesa, ma anche lanciare lungo secondo i momenti. Calcio divertente e spettacolare, guardate quanti gol segnano gli azzurri. Servono quindi giocatori bravi tecnicamente e da quelli si ripartirà.
Su questo però si comincerà a ragionare a campionato concluso, quando Gattuso non avrà la testa sulla Champions del Napoli, ma qualche ipotesi intanto gira. Il portiere Dragovski dovrebbe essere valutato direttamente dall’allenatore in ritiro. I dubbi sono sulla capacità di giocare la palla con i piedi. Per la difesa serve un centrale al posto di Pezzella. La Fiorentina ha deciso di provare a trattenere Milenkovic, ci ha parlato Rocco, ci parlerà Gattuso e pensa di farcela. Sicuramente gli esterni della difesa a quattro dovranno essere bravi ad attaccare gli spazi e a difendere. Vedo a rischio Biraghi, ne serviranno due. Cessioni eccellenti potrebbero essere Pulgar e Amrabat, nel centrocampo di Gattuso servono piedi delicati e visione di gioco. Si ripartirà di Castrovilli, Bonaventura, per il resto gente nuova. In attacco Kouamè è un contropiedista e serve a poco, ovvio che Vlahovic non si tocca per Rocco, ma anche per Gattuso. Consapevoli delle difficoltà perché i due procuratori del serbo sono tosti e non vogliono sentire ragioni. Si cercherà un accordo e comunque Commisso lo vuole tenere per un altro anno anche se non rinnova, il contratto scade nel 2023.
Come si vede, c’è parecchio da fare e da cambiare. Alcuni nomi circolano, da Hysaj in scadenza a Politano, fedelissimo di Rino, a Demme. Ma, come detto, del mercato si parlerà da lunedì 24, a campionato finito.
Chi ieri sera si aspettava un grande annuncio di Rocco è rimasto deluso, ma come vi avevamo detto, non ci potevano essere annunci se non mettere ufficialmente Vlahovic nella lista degli incedibili. Ma forse neppure questo. Se poi dovessero arrivare cento milioni? Esagero, naturalmente. Sul resto non si può dire nulla, l’allenatore è sotto contratto e non si può trattare, i giocatori vincolati pure. Capiamo che Rocco è impaziente, ma intanto la salvezza è arrivata e un peso se l’è levato.
Adesso avanti su Gattuso, qualche giorno e il tutto sarà definito, poi accompagneremo con fiducia e positività la Fiorentina 3.Rocco. Quella vera…almeno speriamo.