UNA VITTORIA PER ROCCO E PER DIRE CHE LA FIORENTINA PUO’ STARE LASSU’. LA LAZIO E’ PIU’ FORTE, MA A FORMELLO TIRA ARIA DA FINE CICLO, MENTRE QUI E’ APPENA RICOMINCIATO TUTTO. DUE COPPE IN UN GIORNO: COMMISSO VUOLE ALZARE IL PRIMO TROFEO
C’è Rocco a Firenze e sarà una motivazione in più per tentare di vincere, per ricominciare a correre dopo il lunedì uggioso di Brescia. La Lazio è un grande avversario, ma il Franchi, sopratutto quest’anno, è l’arma in più, la spinta che serve per pensare in grande. In città ci sono grandi remore nel parlare di traguardi per questa Fiorentina, quasi come se per pudore si dovesse seguire alla lettera la strada dell’”anno di transizione” indicato dalla società.
Che sia l’anno zero è chiaro a tutti, ma io dico perché no. Perché non provare fino in fondo a stare con le più forti, perché non lasciare spazio ai sogni viola che tanto sono rimasti nel cassetto. L’Europa è un traguardo difficilissimo da raggiungere, la concorrenza è fitta e molto tosta, ma la Fiorentina ha idee, ha freschezza e entusiasmo, ha talento e compattezza. Se troverà risorse giuste dalla panchina, se non sbanderà nei momenti più duri, avrà le carte in regola almeno per provarci. La partita di stasera in questo senso sarà un gran bel test. La Lazio non vive la sua stagione migliore, ma è più matura rispetto ai viola, più consapevole, più forte anche tecnicamente, soprattutto a centrocampo, dove Luis Alberto, Lucas e Milinkovic possono davvero fare la differenza contro qualsiasi avversario. In attacco poi c’è Immobile, che a dispetto del nome fa del movimento la sua arma migliore. Ciro è imprevedibile, attacca la profondità e sfrutta il suo scatto per prendere il tempo agli avversari: in teoria è l’avversario peggiore per i marcantoni viola, anche se (finora) la difesa a tre di Montella ha tenuto botta contro chiunque.
Il vero vantaggio arriva dall’Europa, nel senso che la Lazio ha giocato giovedì sera in Scozia, mentre la Fiorentina ha potuto recuperare gli acciaccati nella tranquillità dei campini. La squadra di Inzaghi sarà piena di rabbia e voglia di riscatto, ma è innegabile che l’ennesima sconfitta di quest’anno (la quarta, coppa compresa) qualche campanello d’allarme l’abbia fatto suonare: a Formello tira aria da fine ciclo, mentre qui è appena rinato tutto. Inzaghi è forse il miglior giovane allenatore italiano, ma è lì da una vita e con Lotito non sono solo rose e fiori. Poi c’è la storia di Milinkovic, trattenuto a forza nonostante tante offerte, e di una Champions rincorsa, accarezzata più volte, ma mai acchiappata. Insomma, teoricamente sono migliori, ma allo stesso tempo anche vulverabili. La chiave della partita allora saranno aggressività e pazienza. Contro squadre dai piedi buone devi sapere quando pressare, quando spingere sull’acceleratore e alzare il baricentro, e allo stesso tempo quando aspettare, soprattutto per evitare che gente come Immobile ti sgusci via. Il resto come sempre lo dovranno fare Franck & Fede, i gioielli viola in versione lenta lunedì, ma che il Franchi potrebbe far tornare rock oggi stesso. L’italiano soprattutto arriva da una settimana di polemica, addolcita dal compleanno e dai progressi fisici dopo il guaio muscolare accusato in Nazionale. Una notte da Chiesa, sarebbe la miglior risposta possibile. Proviamoci, allora. Senza assilli, ma con in testa la cocciuta bramosia tutta fiorentina di non essere inferiori a nessuno., di poter riuscire anche laddove sembra maledettamente complicato. In pochi mesi abbiamo già rotto diversi tabù: si fa il centro sportivo, si pensa sul serio allo stadio, si prende Ribery e si riempie lo stadio, si torna a parlare di calcio, ad avere un gioco e un motivo per aspettare le partite con l’adrenalina dei vecchi tempi. Fast fast fast, è il mooddi Rocco. E sta diventando anche il nostro.
Ps: A proposito di fast fast, oggi Commisso potrebbe godersi il suo primo trofeo. A regalarglielo potrebbero essere le ragazze viola, che a Cesena sfideranno la Juve in Supercoppa. L’anno scorso un gol di Mauro valse il trionfo, un bel bis sarebbe il top. Altrimenti c’è sempre la Primavera, che domani contro l’Atalanta si giocherà, anche lei, la Supercoppa. In poche ore, due coppe in palio e lo scontro diretto con la Lazio: bentornato mister Rocco.